Una routine che non faccia perdere la “normalità”: ecco i consigli della pedagogista Marta Versiglia
La tendenza ad abbattersi, stare tutto il giorno in pigiama e pranzare a orari “spagnoli” in questi tempi in cui si è chiusi in casa per fare la propria parte per sconfiggere il coronavirus è forte. Ma per le famiglie con bambini – come per tutti – avere un’organizzazione educativa è sempre una buona prassi, e lo è ancor di più in questo momento di confusione e incertezza. Con l’aiuto di Marta Versiglia (nella foto), una delle colonne portanti del Centro psicopedagogico di Piacenza, vediamo dei consigli pratici su come organizzare la giornata dei piccoli. Tanti consigli si trovano anche nel suo libro “Imparare giocando” (Bur Parenting).
In questo periodo sul sito del Cpp si trovano anche webinar per genitori gratuiti (leggi anche l’intervista al pedagogista Daniele Novara, sugli adolescenti in quarantena).
Come iniziamo la giornata?
«La mattina ci si sveglia non troppo tardi e si fa tutti insieme una buona colazione. Poi si può coinvolgere subito i figli nelle faccende di casa. Se hanno dagli 8 anni in su si possono dare compiti semplici e utili come sparecchiare il tavolo e lavare le tazze della colazione, mettere via biscotti e cereali e così via. Ma anche i bimbi dai due anni in su possono dare il loro contributo. Per esempio, mentre voi stendete i panni loro possono riporre i calzini e i fazzoletti, gli oggetti più piccoli e alla loro portata, sui ripiani più bassi: esistono anche in commercio dei mini “stendini Montessori” proprio a misura di bambino. Se dovete ritirare i vestiti asciutti, prendete la buona abitudine di dare ai piccoli le loro cose da sistemare nei cassetti».
In quali altri lavori domestici possiamo coinvolgerli?
«Anche quando date una veloce passata al pavimento i bambini possono dare il loro contributo: i più grandicelli muniti di stracci per la polvere potranno dare una passata ai ripiani, mentre i piccoli, se fornite loro una scopa o uno swiffer adatto alle loro dimensioni, saranno in grado di svolgere il loro compito in autonomia. Finite le faccende domestiche dai 6 anni in su possono dedicarsi un’oretta ai compiti o alle video-lezioni con gli insegnanti, mentre per i più piccoli si può organizzare uno spazio di gioco libero, su un “tappetone” o nella loro cameretta, con i loro giocattoli preferiti».
E per il pranzo?
«Tutti, indipendentemente dall’età, possono dare una mano ad apparecchiare la tavola. Ai bambini bisogna presentare queste attività con un tono assolutamente normale, presentando la divisione dei compiti fra loro e i genitori: “La mamma prepara la pasta, tu metti i tovaglioli sul tavolo e lavi sotto il lavandino i pomodorini poi li asciughi con un panno”. Scegliete mansioni adeguate alla loro età, in modo che possano essere in grado di farle da soli. E se trovano qualche ostacolo nello svolgimento, incoraggiateli a provare ancora».
Per questi lunghi pomeriggi cosa ci inventiamo?
«Anzitutto finito di mangiare si sparecchia e si sistema. Dai 6 anni in su ci può essere un’altra oretta di compiti, mentre i bimbi fino ai 3 anni dovrebbero fare il riposino o leggere dei libri assieme alla mamma e il papà, un’attività rilassante. Verso le 16 una veloce merenda e poi via di costruzioni e puzzle o “laboratori artistici”».
Come organizziamo le attività artistiche in casa?
«Per evitare che i muri di casa divengano la tela di improvvisati murales, consiglio di acquistare fogli e cartoncini neri o rotoli di lavagna adesivi, attaccarli con lo scotch di carta al muro e lasciare che in quel preciso perimetro i vostri figli possano dare libero sfogo alla loro fantasia con i gessetti. Per pennarelli e tempere si può organizzare uno spazio in terra o sul tavolo: dopo aver ricoperto la superficie con una tovaglia cerata o con dei fogli di giornale, lasciate i fogli bianchi e il materiale per colorare a loro disposizione. Per tutte queste attività, consiglio di far loro indossare un grembiulino o dei vestiti “da casa” che possono essere agilmente lavati. Un’altra idea che riscuote sempre grande successo è la collana di pasta. Servono del filo di lana, una pasta con il buco, tipo ditalini o rigatoni, e le tempere. Prima si colora la pasta a piacimento e la si lascia asciugare. Si possono anche applicare brillantini e paillettes con la colla. A questo punto si infila la pasta nel filo di lana, e la collana è già pronta».