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Riparte la Lega Pro: playoff dal 1° luglio

In casa Alessandria tamponi negativi

«È mia, in quanto presidente, la responsabilità di questo percorso. Non ho cambiato idea dall’assemblea del 7 maggio. Erano due le linee di pensiero che si sono affrontate. Io le rispetto entrambe ma una, che è prevalsa, premia il merito sportivo guadagnato sul campo»: è con queste parole che il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, ha commentato le decisioni assunte lunedì dal Consiglio Federale.

Con voto favorevole di tutti i consiglieri e l’astensione dei rappresentanti degli atleti e del presidente della Lega B Balata, si è infatti deciso che il campionato di Serie C possa ripartire. Non seguendo il calendario ordinario, ma disputando playoff e playout stabiliti utilizzando la classifica finale dei tre gironi come cristallizzata alla data di sospensione, con la correzione di un algoritmo creato appositamente (e in base al quale l’Alessandria nel girone A sarebbe al sesto posto, con una media punti pari a 56,165).

Ferme restando le promozioni delle prime tre di ogni gruppo (Monza, Vicenza e Reggina), saranno 28 le formazioni (dalla seconda alla decima di ogni raggruppamento più chi tra Juventus U23 e Ternana si aggiudicherà la finale di Coppa Italia, che si disputerà il 27 giugno) a contendersi – dal 1º luglio, con finale in campo neutro il 22 – l’ultimo posto disponibile per salire di categoria. In coda, decisa la retrocessione delle ultime tre (Gozzano, Rimini e Rieti), saranno gli spareggi che si disputeranno con gare di andata e ritorno il 27 e 30 giugno a decidere le sei compagini (tra le squadre classificate al penultimo, al terzultimo, al quartultimo e al quintultimo posto di ogni girone) che scenderanno in D.

Stabilito, infine, pure il termine massimo – il 20 agosto – per la conclusione degli spareggi (nel caso in cui non fosse possibile, varrà la classifica) e la mancanza di penalizzazioni per le società che, pur avendone titolo, decideranno di non prendere parte ai vari spareggi (e alle quali verrà inflitta esclusivamente la sanzione della perdita della gara non disputata).

Attenzione, però: saranno infatti rigide le sanzioni per chi non rispetterà le normative previste dai protocolli sanitari finalizzati al contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 emanati dalla Figc e validati dalle autorità sanitarie e governative competenti. In caso di violazione, andranno dall’ammenda all’esclusione dal campionato (con la gravità valutata in funzione del rischio per la salute di calciatori, staff, arbitri e addetti ai avori esposti al contagio, nonché dell’accertata volontà di alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione).​

A tal proposito, in casa Alessandria, dopo i tamponi effettuati alla ripresa delle attività su giocatori e staff (e che hanno dato tutti esito negativo), proseguono prelievi e prove sotto sforzo, oltre naturalmente agli allenamenti sul campo che ora, conoscendo date e tempi di ripartenza, potranno essere organizzati al meglio.

Marina Feola

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