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Raoul: l’affetto di una grande famiglia

Diocesi di Alessandria

Gli auguri di genitori, fratelli e sorelle del seminarista della nostra Diocesi, in vista dell’Ordinazione diaconale del 21 aprile

  • Raoul, soldato di Cristo
  • Un bellissimo investimento nell’umano
  • Prete o dottore?
  • La forza di un sogno
  • Un percorso tracciato dal Signore
Sono stato molto felice di apprendere che mio figlio Raoul diventerà presto diacono. Benedico Dio. Mi inchino davanti alla magnanimità della gerarchia della diocesi di Alessandria che ha il merito di aver saputo consolare Raoul nei suoi grandi momenti di sconforto subito dopo la sua separazione dal Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere, ndr), e di avergli offerto quindi la possibilità di perseguire il suo sogno più grande.

Raoul, gran soldato di Cristo, ti saluto! Saluto il tuo coraggio. Saluto il tuo senso di umanità. Saluto la tua determinazione. Saluto la tua resilienza: il tuo amore per Dio, la tua vocazione non sono frutto del caso. Come comprendere altrimenti che tre bambini della stessa famiglia biologica (cioè tu, tuo fratello minore e una delle tue sorelle maggiori) si impegnino fermamente a dedicarsi anima e corpo all’opera di Dio? «Niente si perde, niente si perde, tutto si trasforma».

Nel 1973, quando ebbi due figli, sentii molto profondamente il desiderio di diventare sacerdote per dedicarmi interamente a Dio in modo da mettermi, a modo mio, al servizio dei miei simili. Certamente, date le circostanze, il mio sogno non si è potuto realizzare, ma non è andato perduto. La prova sei tu. Quindi, buona fortuna per un sacerdozio ricco di frutti! Possa la risurrezione di Cristo dare il necessario splendore alla cerimonia di ordinazione diaconale del 21 aprile 2021. Tutta la mia famiglia è con te.

Apollinaire, padre di Raoul

Non posso tacere sulla determinazione di mio figlio. È grazie a questa determinazione che quello che ho preso per un banale sogno d’infanzia, trent’anni fa, diventa realtà. Capisco tutto oggi. Ognuno ha davvero il proprio destino!

Vi racconto alcuni fatti importanti: da bambino Raoul era molto attivo in parrocchia. Gli era stato persino chiesto di interpretare in alcune cerimonie il ruolo di Michele Arcangelo, che recitava con fervore. Da bambino Raoul si ammalava spesso, ma quando ha iniziato ad andare in chiesa tutto si è fermato. Ricordo ancora questa frase di suo padre: «Grazie a Dio, grazie alla Chiesa non pago più le medicine ogni mese!».

Dal profondo del mio cuore, grazie agli Educatori di Raoul! Gli auguro un’ottima cerimonia! Infinita gratitudine a Dio Onnipotente che ci ha permesso di mettere a frutto, attraverso Raoul, questo bellissimo investimento nell’umano.

Gisèle, madre di Raoul

Quando Raoul era un bambino eravamo molto legati. Lo avevo iscritto come ministrante nella parrocchia di Saint Jean Mary Vianney, dal momento che lo ero anch’io. Ed è così che vedendo i modi di fare dei seminaristi e dei sacerdoti lui ne ha subito il fascino. All’età di 6 o 7 anni decise dunque di diventare o prete o dottore (prima voleva solo fare il medico). Il suo amore per Dio era così forte che alla fine scelse di essere sacerdote.

Anni dopo riuscì a diventare responsabile dei ministranti. Sempre nell’ottica di accrescere la sua fede, si è unito ad altri movimenti come il Rinnovamento Carismatico e Sant’Egidio. Per la sua vita consacrata, ha iniziato con i suoi amici della comunità Sma (Società Missioni Africane, ndr) sin dalle superiori, e finalmente è alla comunità Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere, ndr) che si è orientato, per terminare con la Diocesi di Alessandria. GRAZIE!

Dominique, sorella maggiore

Questo è, in breve, ciò che conservo del cammino di Raoul. Giovanissimo, ha deciso di diventare prete. A tal fine, all’età di 10 anni, entra a far parte del coro dei bambini della chiesa di Saint Jean Marie Vianney d’Agboville. Divenne ben presto un servitore della Messa, entrò a far parte della comunità Sma.

Successivamente gli è stato permesso di perseguire il suo sogno con il Pime che gli ha permesso di conseguire la licenza in Filosofia presso l’Ucao (Università Cattolica dell’Africa Occidentale) e poi di proseguire gli studi nel seminario di Monza, in Italia, davanti al quale mi tolgo il cappello!

Essendo le vie di Dio insondabili, è al seminario di Alessandria che il Misericordiosissimo ha affidato la responsabilità di portare a termine l’opera. Sono sbalordita da questo cammino. Gloria al Signore Gesù Cristo! Infinita gratitudine alla gerarchia del seminario di Alessandria. Auguro un’eccellente cerimonia di ordinazione diaconale!

Lydia Rosymone, sorella primogenita

Parlare di Raoul non è per niente facile visto che c’è molto da dire, ma ci proveremo! In effetti Raoul, all’età di 4 anni, stava già mostrando il desiderio di andare a scuola, in un’età in cui la maggior parte dei suoi coetanei stava attaccata alle gonne della madre. A questo proposito, un fatto importante mi è rimasto impresso: Raoul era così ansioso di andare a scuola che un giorno, quando sua sorella maggiore Dominique si è vestita per la scuola, ha aspettato che uscisse di casa per andare a indossare la sua seconda uniforme per andare con lei. Se non fosse stato per la vigilanza di sua madre, l’avrebbe seguita.

Dopo questo aneddoto, quando finalmente si iscrisse a scuola, non mostrò mai più stanchezza né pigrizia per andarci. Questa volontà di ferro e questa determinazione lo hanno portato dov’è! Per quanto riguarda la sua vocazione, dobbiamo subito dire che Raoul è nato da una famiglia cristiana, anche se non fervente praticante. È iniziato tutto con sua madre, battezzata nel 1982, e a seguire i suoi fratelli e sorelle. Ma c’è da dire che la sua vocazione alla fede cristiana è nata quando ha visto a Messa suo fratello maggiore, Eric, fare il chierichetto, e i suoi amici al catechismo.

Fu da quel momento che divenne cristiano e iniziò a vivere intensamente la sua fede, che lo portò al battesimo e alla confermazione. Oggi penso che stia logicamente seguendo il percorso che nostro Signore ha tracciato per lui, e Gli rendiamo gloria per averlo scelto. La sua ordinazione diaconale ci riempie di gioia e contentezza. È il coronamento di una vita interamente dedicata a nostro Signore. Per quanto riguarda il suo comportamento, c’è da dire che dalla sua nascita fino a oggi non l’ho mai visto arrabbiarsi con qualcuno: sempre sorridente (le sue foto lo testimoniano), è anche molto altruista e si “annulla” per gli altri.

Dorgelés, fratello maggiore

 

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