La Voce Alessandrina Settimanale della Diocesi di Alessandria
Le parole del presidente nella conferenza stampa di giovedì 23 giugno
La sensazione che resta, a una settimana dalla conferenza stampa del presidente Di Masi, è che – ancora più che dopo la prima uscita pubblica del primo giugno scorso – un ciclo durato dieci anni si sia definitivamente chiuso, con tutto quello che ne consegue.
Al netto dell’iscrizione al campionato confermata («che non era scontata, in altre piazze non è stato così. E non avrei potuto iscrivere la squadra in nessun altro campionato: l’unica alternativa poteva essere dare le chiavi al sindaco»), infatti, è stata ribadita l’assoluta intenzione di cedere una società che può vantare «un indice di liquidità assolutamente a posto e senza debiti, come è sempre stato nella mia gestione».
Archiviate, almeno per il momento, le due trattative inizialmente annunciate «perché mancavano le garanzie economiche necessarie per consentire il prosieguo dell’attività» e in attesa che se ne possano concretizzare di nuove («l’intenzione è quella di trovare qualcuno che possa fare come e meglio di me»), resta l’incertezza su ciò che potrà essere il futuro sportivo.
I 17 giocatori sotto contratto sono «liberi di trovare un’altra soluzione e sono fiducioso che possano riuscirci, sia in B che in un campionato di C a vincere» così come tecnico e ds, che però sono sotto contratto e quindi, fino a indicazioni diverse, gestiranno la parte tecnico-sportiva. In mancanza di una cessione che possa concretizzarsi prima dell’avvio del campionato – conclude Di Masi – «si attingerà dal vivaio e si punterà su giovani in prestito», perché nessun rilancio, a differenza degli altri anni, può essere ipotizzato. La priorità è vendere la società, il progetto sportivo resta secondario. In fondo, siamo alla chiusura di un ciclo.
Marina Feola
