Il consiglio di Andrea Antonuccio
LA SCHEDA
Una donna viene investita sotto casa e di lì a poco muore al Policlinico, dopo aver pronunciato una sola parola incomprensibile, forse un nome. Paola, Pola, Paolo… La nebbia è fitta, a Milano come nelle indagini: non ci sono testimoni, l’incidente rischia l’archiviazione. Ma il nome di via Catalani, la strada in cui è avvenuto l’incidente, evoca nel vice commissario Giulio Ambrosio ricordi e nostalgie. Decide di occuparsi del caso, in cui qualcosa non torna: forse non si è trattato solo di una sventura, forse la povera signora Kodra non è stata vittima di un pirata della strada. Ma di un assassino…
VE LO CONSIGLIO PERCHÉ…
Alzi la mano chi tra voi conosce Renato Olivieri. Ecco, appunto… Eppure stiamo parlando di uno dei più grandi “giallisti” italiani, creatore di quel commissario Ambrosio che debutta (come vice) nel 1978 proprio con “Il caso Kodra”. Veneto di origini ma milanese di adozione, Olivieri (1925-2013) è stato giornalista della pagina culturale del “Corriere della Sera” e direttore di testate come “Grazia” e “Millelibri”. Uomo di lettere e grande appassionato d’arte, con il “suo” Ambrosio ci racconta la vita di un poliziotto atipico che si muove in una Milano borghese, malinconica, ma capace di sorprendere con i suoi scorci nascosti, i palazzi, i giardini e un nugolo apparentemente innocuo di impiegati, ragionieri, avvocati, casalinghe e signore dell’alta società. Tra cui si annidano, a volte come inevitabile soluzione delle vicende umane, il male e il delitto. Le indagini di Ambrosio/Olivieri, così diverse da quelle di un Poirot o di uno Sherlock Holmes, coinvolgono per la profonda sensibilità del protagonista, che spinge noi lettori all’immedesimazione e, in fondo, anche al perdono. In questo viaggio veniamo accompagnati dalla meravigliosa penna dell’autore, uno che sapeva scrivere come pochissimi altri (lo paragono serenamente al Simenon dei “Maigret”…). Iniziate a conoscere Renato Olivieri partendo proprio da “Il caso Kodra”, come ho fatto io grazie al regalo di un amico carissimo. E poi proseguite con gli altri 11 romanzi e le tre raccolte di racconti. Mi ringrazierete.
LA CITAZIONE
Gli pareva di essere tornato indietro negli anni quando una ragazza nuova, l’arrivo di una lettera, l’acquisto di un libro desiderato a lungo gli mettevano addosso una voglia di vivere che, poi, aveva provato sempre più di rado