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Grigi, si presenta la proprietà italo-francese

La “nuova” Alessandria, tra incognite e speranze

Trasparenza, solidità, efficacia: sono queste le parole che un emozionato (o forse teso) Enea Benedetto ha ripetuto quasi come un mantra durante la presentazione – esattamente una settimana fa – del progetto alla base della “nuova” Alessandria. Il neo presidente – «un grande onore e un privilegio esserlo di una delle più importanti squadre di calcio in Italia» – si è presentato da solo, sottolineando ancora una volta la novità data da un assetto italo-francese in cui si occuperà in prima persona della parte finanziaria («lo faccio da più di vent’anni»), riservando all’assente Alain Pedretti la gestione sportiva («oggi non è presente, ma è già al lavoro per la squadra»).

Poche le parole spese sulle precedenti trattative non andate a buon fine («Il Torino non era in vendita, per la Salernitana Lotito ha scelto un progetto più tradizionale mentre per il Novara la domanda va girata al sindaco») e, a dire il vero, anche sul progetto sportivo, con obiettivi che passano dal «fare meglio di quest’anno» all’intenzione di dare «una dimensione internazionale alla squadra», partendo dall’esperienza di Pedretti che «ha portato il Cannes dalla D alle Coppe».

Al netto della sottolineatura sull’intenzione di abbassare e poi ripianare l’esposizione debitoria del club, la parte relativa al budget per la prossima stagione è stata affrontata solo marginalmente («faremo gli investimenti necessari») e non si è mancato di sottolineare come i nuovi proprietari abbiano scoperto una città che non ha nulla da invidiare ad altre, «pronta per la transizione ecologica e per un investimento a 360º».

Confermata l’attuale dirigenza («ci sono professionisti eccellenti che sto imparando a conoscere e valuteremo se inserire altre figure di nostra fiducia»), sono stati avviati colloqui sia con il direttore sportivo che con il tecnico (entrambi in scadenza a fine giugno). C’è pure una prima data certa – il 3 luglio – per uno stage che dovrebbe coinvolgere giocatori in forze e altri innesti. Restano insomma tanti interrogativi a cui dare una risposta, primi fra tutti quelli legati alle scadenze (iscrizione e fideiussione, ma non solo) da rispettare a breve. Perché, come sempre, a contare sono i fatti.

Marina Feola

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