Solero
Proseguono a Solero le celebrazioni della figura del patrono, San Bruno, a 900 anni dalla morte, promosse dal Comitato organizzatore alla cui guida ci sono il sindaco Gianni Ercole, e il parroco, don Mario Bianchi. Il Comitato ha ritenuto importante progettare accanto alle numerose iniziative a carattere religioso e non solo, anche due momenti di approfondimento e di studio, due convegni, il primo dei quali, nel giugno scorso ha analizzato il contesto storico-geografico in cui San Bruno ha iniziato la sua vicenda terrena, con particolare attenzione a informazioni relative alla Solero in età antica e medievale.
Il secondo convegno, in programma sabato 23 settembre dalle 9 al castello Faà di Bruno di Solero, punterà a evidenziare la personalità poliedrica del santo solerino, esplorando la sua immagine di esegeta, di teologo, di abate a Montecassino, di vescovo in dialogo con i pontefici del suo tempo e forse persino ispiratore dell’autore della Divina Commedia. Il coordinamento scientifico e la cura dei due convegni, ai quali la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria ha garantito il proprio sostegno, sono stati affidati a Roberto Livraghi, storico del territorio alessandrino, e a don Stefano Tessaglia, direttore dell’Archivio Storico Diocesano.
Così illustra il convegno lo stesso don Stefano: «La nostra riflessione prenderà il via con l’intervento di Simonetta Cerrini (La Chiesa tra l’XI e il XII secolo: alcuni spunti di riflessione) per poi proseguire con gli approfondimenti sulle diverse fasi della vita e dell’opera di San Bruno, insigne teologo medievale (Teologia e Chiesa in San Bruno di Dario Vitali); la Scrittura e l’opera esegetica di Bruno da Solero (di Daniele Valenzi) ma anche vescovo e collaboratore di Papi (San Bruno, vescovo fra Segni e la Sede Apostolica di Francesco Cipollini) e abate di Montecassino (Mariano Dell’Omo). Grazie alla presenza di questi illustri relatori dunque, verrà illustrata l’opera teologica del santo, i suoi scritti esegetici e la sua azione come abate di Montecassino e uomo fidato di diversi pontefici».
Queste le parole di don Mario Bianchi: «Il progetto generale delle celebrazioni ed eventi per il IX Centenario dalla morte di San Bruno, patrocinato da vari enti pubblici e religiosi, prevede tre ambiti attraverso i quali far interagire la figura del Santo con la nostra realtà: liturgico e religioso, culturale ed educativo, artistico e musicale. Dopo l’apertura dell’anno giubilare, concesso da papa Francesco e avvenuta con una celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo di Alessandria, monsignor Guido Gallese, si sono susseguite per l’ambito liturgico, occasioni di ascolto della parola di Dio e adorazione eucaristica. In questi mesi poi si sono susseguiti diversi appuntamenti: il pellegrinaggio da Segni (luogo di morte del santo) e Colleferro (dove sorge l’unica parrocchia dedicata al santo), a Solero e Alessandria, cui è seguito il pellegrinaggio da Solero a Segni e Colleferro, segno di amicizia e gemellaggio tra comunità che si sono incontrate grazie a San Bruno.
Per quanto riguarda l’aspetto della musica e dell’arte, da ricordare lo spettacolo “Baudolino”, della Compagnia Teatro Luce, occasioni di ascolto di canto gregoriano e altri momenti musicali. È stata anche rinnovata l’area davanti alla casa natale del Santo. Il 18 luglio poi, la celebrazione più importante, nel giorno dell’anniversario della morte del Santo con la Santa Messa presieduta dal Nunzio Apostolico in Italia, fra poco cardinale, monsignor Emil Paul Tscherrig, oltre alla presenza di Poste Italiane e Poste della Città del Vaticano per lo speciale annullo filatelico e le cartoline dedicate all’evento».
Pieranna Bottino