La Voce Alessandrina Settimanale della Diocesi di Alessandria
“Collezionare per credere” di Mara Ferrari
Dal 1873 (anno di uscita) a oggi, l’opera di Jules Verne ha “linguisticamente” fatto il giro del mondo in ben 150 anni; anche sul versante cinematografico non ha fatto poca strada, anzi! Il collezionismo si è decisamente prodigato per consacrare l’opera, non solo nei tanti anniversari della pubblicazione. Per esempio, la casa editrice “Mondadori”, negli anni Sessanta, ha veicolato una collana didattica a cadenza mensile che permetteva ai suoi abbonati di esplorare tutti i Continenti in quadernetti che, tra l’altro, ospitavano rudimentali figurine, probabilmente incluse nelle 350 lire del periodico.
In via Lumelli 39, presso “Mondo dell’usato”, gestito dal sig. Luisin (Cell. 327 6171490) ho scovato qualche raro esemplare della collana. Per tornare alle raccolte sulla scia “world circle”, annovero, in rappresentanza degli anni Novanta, la seconda serie di pog (chiamati anche fun caps) in cui Pogman, il simpatico Yeti protagonista, fa il giro del mondo, vestendo i panni del gondoliere, del Capo Indiano e così via; per i Settanta, le Mini Fiabe di “Pit e Pat” (Edizioni Primavera, Bologna), di cui riporto l’incipit, in rima:”Cominciam dal Polo Nord, salutando l’Eschimese, se vogliam da cima a fondo visitare tutto il mondo”.
Ovviamente anche il nuovo millennio ha già all’attivo sfiziosi contributi ma prima d’iniziare a raccoglierli, consiglio di gustarvi il racconto dell’alessandrino Paolo Campana, segnalato nell’abito della kermesse “Cene mediterranee” e presente nel relativo catalogo. Nel suo mirabile “World circle” ipotizza di amalgamare le diversità in un insieme omogeneo, al ritmo di “Heal the World” di Michael Jackson, radunando a Piccadilly Circus tante culture diverse, con le loro tradizioni, usanze, costumi, strumenti musicali e soprattutto gastronomiche peculiarità. Al giorno d’oggi il world circle si può fare anche tutti i giorni, in ottanta clic oppure al negozio “Mondo usato” in via Lumelli 39 che coniuga la grigia alessandrinità con tutta la fantasia dell’Ecuador!
