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Il casello sulla A26 e la Carcare-Predosa

Predosa

Predosa attende il casello sull’autostrada A26 e la Provincia di Savona vuole ritentare il tracciato Carcare-Predosa. Grazie ai fondi del Pnrr i progetti attesi da decenni in futuro potranno essere realizzati, se le due Regioni saranno alleate nei propositi, mantenendo separati i progetti per accelerare l’iter di attuazione. Giovedì scorso a Savona si è svolta la riunione della Commissione Interventi Strategici della Fondazione Slala, Sistema logistico del Nord Ovest d’Italia alla quale ha partecipato il sindaco di Predosa Maura Pastorino.

“Non è stata convocata ad Alessandria ma a Savona proprio per coinvolgere tutti i territori interessati al nuovo tracciato che avrà nel casello di Predosa il nodo strategico di collegamento tra le due Regioni”. Se la Liguria appare ancora in fase discorsiva, il Piemonte, era collegato l’assessore ai trasporti della Regione, Marco Gabusi, mesi fa ha stanziato 400 mila euro per la progettazione e la Provincia di Alessandria affiderà a breve lo studio di fattibilità dei due progetti di realizzazione del casello sulla A26 a Predosa e della tangenziale Predosa-Strevi che unirà Acqui Terme alla Genova-Gravellona.

Predosa è pronta perché sul Piano regolatore comunale ha già individuato almeno due ipotesi di localizzazione del casello, sul quale si innesterà la nuova strada di collegamento alla città termale. Il primo sito storicamente indicato era in zona Settevie, l’ultimo è in prossimità dell’area industriale e dello svincolo della A7.“Sarà lo studio di fattibilità a decretare l’area più adeguata per il casello e di conseguenza a mettere nero su bianco il tracciato della variante Predosa-Acqui Terme. Due progetti uniti e allo stesso tempo separati tra loro per ottimizzare i tempi delle due opere, che rappresentano la fase iniziale del nuovo tracciato”, ha spiegato il sindaco Pastorino, che nel 2019 ha rilanciato l’ipotesi del casello di Predosa per creare sviluppo sul territorio insieme ai Comuni di Ovada, che ha la necessità di alleggerire la città dal traffico pesante ed Acqui Terme per dare dare una svolta al turismo.

L’uscita sulla A26 è diventata improrogabile dopo le alluvioni del 2019, e del 2021 che bloccarono la viabilità tra Novi e Acqui e i ponti da Ovada ad Alessandria. Se la ripartenza economica e la congestione del traffico non possono aspettare, le emergenze hanno la precedenza assoluta. Anche per questo motivo l’ipotesi di collegare di nuovo la tangenziale e il casello alla Albenga-Carcare inizialmente aveva suscitato perplessità fra i vecchi sostenitori del casello.

«Fu un errore dei politici – dicono ancora – legare l’uscita di Predosa al nuovo tracciato Albenga-Carcare-Predosa, bisognava mantenere le due ipotesi separate, perché lo studio della nuova autostrada sollevò le proteste di vasti territori, l’opera si presentava complessa e troppo onerosa fino al definitivo abbandono nel 2013. Così decadde anche il casello, che però è sempre più necessario e strategico sulla A26».

Daniela Terragni

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