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Quella fiammella simbolo di Pace

Alla scoperta della Luce della Pace da Betlemme

In cinque punti
Storia e numeri

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Grotta di Betlemme | Nel 330 l’imperatore Costantino fece erigere a Betlemme la Basilica della Natività, nel luogo in cui la tradizione già collocava la Grotta in cui Gesù venne al mondo. La Basilica è sopravvissuta a secoli di guerre e incursioni. Le diverse zone della struttura sono di proprietà greco-ortodossi, armeni e cattolici. Nella Grotta, sotto all’altare, ardono incessantemente alcune lampade, alimentate dall’olio donato dalle Nazioni cristiane della Terra. Proprio da quelle lampade viene attinta la Luce della Pace.
Austria, 1986 | Negli Anni 80, l’emittente austriaca Orf lancia l’iniziativa “Lichts in Dunkel” (Luce nel buio, ndr) raccogliendo offerte devolute a favore di bambini ammalati, persone che vivono ai bordi della società e profughi. Come segno di ringraziamento ai donatori veniva offerta questa fiammella proveniente da Betlemme. Ogni anno un bambino attinge alla lampada di Betlemme e accende una lanterna che vola fino a Linz. Nel 1986 gli scout austriaci iniziano a collaborare con la distribuzione in tutta la Nazione.
Vienna, 1990 | Già nel 1986 alcuni scout altoatesini partecipano all’iniziativa, ma la cosa resta limitata alla provincia di Bolzano. Ben presto la Luce della Pace da Betlemme si diffonde nell’Europa centro-orientale, superando anche la Cortina di Ferro. Nel 1990, durante il raduno “Vienna 90” gli scout del Valenza 1 vengono a conoscenza della proposta e decidono di aderirvi. Qualche anno dopo anche le realtà scout di Trieste si interessano e cominciano a organizzarsi per il trasporto in Patria.
Trieste, 1996 | Il crescente interesse per la “Luce” porta, nel 1994, alla nascita del comitato spontaneo che si occupa di portare la “Luce”a Trieste. Da lì, nel 1996 parte la distribuzione a livello nazionale, proprio come in Austria, avvalendosi delle linee ferroviarie. Da prima solo sulle direttrici Trisete-Genova e Trieste-Napoli. Rispondono 100 mila perone, 5.000 scout e 48 città e paesi. Ben presto la distribuzione diviene sempre più capillare e nei primi Anni 2000 tutta l’Italia è raggiunta, isole minori comprese.
Per tutto il mondo | Negli anni la “Luce” raggiunge sempre più Paesi. Dopo Austria, Svizzera, Italia, Slovenia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia e Ucraina, si allarga in Francia, Germania, Paesi Bassi, Regno Unito, Paesi Baltici, Svezia e Russia. A cavallo del 2000 giunge anche in Spagna e Portogallo, ma anche negli Usa, in Messico così come in Palestina e Siria. Poi tocca Canada, Argentina, Sud-Est asiatico e Australia. Gli scout e le guide sono sempre in prima linea nella distribuzione, insieme con amici e simpatizzanti.
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Da un luogo un simbolo

È passato più di un mese da quando, sabato 21 dicembre, la stazione di Alessandria è stata “invasa” da scout dei gruppi di Alessandria, Valenza e paesi limitrofi, volontari dell’Oftal, amici, simpatizzanti e curiosi per accogliere la Luce della Pace da Betlemme. Su Voce ne parliamo già da qualche anno e, con questo numero, vogliamo fare il punto su questo simbolo. A molti potrà sembrare folklore, a qualcun altro una delle tante delle “belle iniziative che avvengono nel periodo di Natale”. Ma dietro a quella fiammella c’è uno sforzo e un impegno di migliaia di persone che agiscono nel silenzio. Per cosa? Per custodire una fiammella che arriva dalla Grotta della Natività di Betlemme, dopo esser passata di mano in mano, di stoppino in stoppino. E così portare quella “Luce” in tanti luoghi, alcuni dei quali dimenticati dal mondo. “Per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre; e nell’ombra della morte; e dirigere i nostri passi sulla via della pace”. E così quella fiammella diventa un simbolo, un simbolo di pace, di cura, di attenzione, di fratellanza. E sappiamo bene come i simboli possano essere potenti.

A cura di Giorgio Ferrazzi

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