Sono 315 le famiglie aiutate, per un totale di quasi 800 persone
La Caritas diocesana, dopo i primi 15 giorni di attività del servizio di distribuzione dei pacchi alimentari, ha consegnato beni di prima necessità a circa 315 nuclei famigliari in una situazione di estrema fragilità. «Significa – spiega il direttore di Caritas, Giampaolo Mortara – aver teso la mano, dando una prima risposta a circa 800 persone, 530 adulti e oltre 270 minori. Persone della nostra comunità che stanno soffrendo quella che oltre ad essere una grave emergenza sanitaria rischia di trasformarsi in una profonda crisi sociale».
L’attività di somministrazione dei pasti da “asporto”, così come il servizio di consegna dei panieri alle famiglie della mensa “Tavola Amica”, non erano più sufficienti a far fronte al bisogno crescente. «A partire dalla fine del mese di marzo – spiega Mortara – le richieste da parte di persone e famiglie che si trovavano in una situazione di estrema difficoltà ha iniziato ad aumentare. I buoni spesa resi disponibili presso il Comune di Alessandria non erano sufficienti a rispondere a tutti coloro i quali facevano richiesta di un sostegno, abbiamo così deciso di attivarci insieme a Banco Alimentare, Cissaca e Protezione Civile».
Grazie alla disponibilità dei locali messi a disposizione dall’associazione “Bottega della solidarietà” è stato attivato un magazzino di stoccaggio. Lì arrivano gli alimenti raccolti dal Banco alimentare, così come quelli donati da diverse aziende ed organizzazioni del nostro territorio. I pacchi alimentari vengono confezionati da volontari e distribuiti a domicilio dalla Protezione Civile. Le persone che effettuato la richiesta di sostegno vengono seguite dalle operatrici del Centro di Ascolto Caritas e dalle assistenti sociali del Cissaca. A questa attività si aggiungono l’ordinaria distribuzione alimentare effettuata da “Tavola Amica” e il prezioso servizio mantenuto da diverse parrocchie della nostra diocesi. Luoghi che continuano, anche in questo periodo di emergenza, ad essere riferimento per i parrocchiani e per chi si trova in una situazione di fragilità.
Iban: IT 47 R 02008 10400 000103784649
Causale: emergenza Coronavirus