La Voce Alessandrina Settimanale della Diocesi di Alessandria
Dopo la sconfitta con il Renate per 2 a 1
Quella con il Renate doveva essere la gara della maturità. Parlare di svolta alla dodicesima giornata sarebbe stato prematuro, ma mister Gregucci non si era nascosto alla vigilia, parlando di «test molto importante anche per valutare la nostra crescita».
Che, da quanto visto a Meda contro l’undici di Diana, non c’è ancora stata: troppo altalenanti le prestazioni per una compagine che dovrebbe essere la favorita per la Serie B, troppi errori, anche banali, commessi in momenti decisivi. A decidere sono state le reti di Galuppini e Rada, intervallate dal momentaneo 1-1 di Eusepi: «Siamo una squadra che offre prestazioni alterne – il commento del tecnico – e subisce troppi gol. Proprio quando la gara stava girando sotto il nostro controllo, abbiamo commesso delle ingenuità, pagate a carissimo prezzo. Dobbiamo migliorare sotto il profilo della solidità e dobbiamo farlo in fretta, attraverso il lavoro e il sacrificio, perché la giusta mentalità si acquisisce solo così».
Troppe, però, cinque sconfitte in dodici giornate, ma a preoccupare non sono tanto i nove punti di distacco dalla vetta (ovviamente recuperabili), quanto la mancanza di continuità e le leggerezze in fase difensiva: pesa, e tanto, l’assenza di un giocatore come Gazzi, ma va da sé che sarebbe semplicistico, oltre che non corretto, ridurre tutto a una singola assenza.
Alle porte, intanto, una sfida che potrebbe essere vista come una prova d’appello, perché al Moccagatta – domenica alle 15 – arriverà la Pro Vercelli, reduce dalla sconfitta casalinga contro la Pro Sesto e dal recupero vinto per 2 a 1 ieri a Crema con la Pergolettese.
Marina Feola
