Dopo l’ennesimo pareggio a Pontedera (0 a 0)
Alla fine del campionato mancano ancora dodici giornate, ma in casa Alessandria è già tempo di ridimensionamento degli obiettivi. Troppi i punti di distacco dalla vetta per pensare di poter recuperare, specie per una squadra che sembra aver disimparato a vincere (non lo fa da cinque giornate, il 2-1 di Olbia) e continua a mostrare evidenti limiti in fase di finalizzazione. Lo 0-0 di Pontedera (terzo pareggio consecutivo) non fa eccezione e non possono bastare le assenze (tante, comprese quelle dell’ultimo minuto di Eusepi e Macchioni) a giustificare una prova incolore.
«Rispetto alle precedenti partite abbiamo fatto più fatica negli ultimi 25-30 metri – il commento di mister Longo (nella foto qui sotto) – perché non siamo riusciti a trovare le giuste soluzioni per essere pericolosi. Dobbiamo imparare ad assumerci la responsabilità di calciare da fuori e osare nelle giocate uno contro uno, insistendo nel cercare con coraggio la giocata risolutiva. I miei giocatori in questo momento sono i più forti che ho a disposizione, quelli con cui lavoro e con i quali spero di lavorare anche l’anno prossimo.
Loro sono i primi a sapere che in queste gare si giocano una possibile riconferma e di conseguenza tutti sono nella condizione di far vedere a me e alla società che potranno fare parte del progetto, di una nuova era dove si cercherà di costruire al meglio possibile un’Alessandria vincente. Ecco perché, fermo restando l’impegno massimo finché la matematica non ci allontanerà dalla possibilità di fare qualcosa di straordinario nella stagione in corso, abbiamo comunque dei mini obiettivi da centrare: il miglior piazzamento possibile in chiave playoff e, poi, disputarli da protagonisti».
I quattordici punti che dividono l’Orso (sesto a 41 punti) dalla vetta occupata dal Como (55) sono oggettivamente tanti, troppi per continuare a pensare che l’obiettivo massimo possa essere alla portata. Specialmente perché non sono solo i lariani a macinare punti (2-1 sulla Giana) ma pure il Renate (50), che si è imposto di misura a Livorno, e il Lecco (44), corsaro a Piacenza.
A rallentare, invece, sono la Pro Vercelli (47) – che non è andata oltre lo 0-0 in casa con l’Olbia – e la Pro Patria (42), battuta tra le mura amiche dalla Pergolettese. Alle porte, ad attendere capitan Gazzi e compagni, c’è la sfida casalinga con la Carrarese, 35 punti e reduce dal ko contro il Novara: al Moccagatta, nel posticipo di lunedì, fischio di inizio alle 18.
Marina Feola
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