“Libri per bambini” di Zelia Pastore
Cari lettori, fino a questo numero di Voce la rubrica “Libri per bambini” ha previsto un unico punto di vista, quello della scrivente: 36 anni, una vita passata a leggere libri per bambini anche fuori tempo massimo. Per rendere questo spazio più utile ai lettori, d’ora in poi abbiamo pensato di contemplare e trascrivere anche le opinioni di Bubi, 4 anni, primo anno di scuola dell’infanzia, appassionata di libri per bambini (avendo anche l’età adeguata per leggerli).
In questo periodo complicato in cui spesso i bambini sono a casa da scuola o comunque non possono fare grandi attività extrascolastiche, una valida e auspicabile alternativa alla televisione e ai video di YouTube è sicuramente la lettura: l’importante è trovare libri belli, di qualità, pensati per l’infanzia ma che riescano anche a coinvolgere i grandi. Oggi ve ne proponiamo due.
Il libro della calma
Il primo dei libri di cui vi parliamo è l’“Acchiappa Calma”, recente creazione delle edizioni Usborne. In tempi di quarantene, per genitori prossimi al “parental burnout” si tratta di un prezioso alleato: le sue 80 pagine infatti sono stracolme di idee e consigli per concentrarsi, rilassarsi e ritrovare la calma.
Illustrato da Freya Harrison, è stato scritto da Lara Bryan, Alice James e Eddie Reynolds con la consulenza scientifica della dott.ssa Angharad Rudkin, psicologa infantile dell’Università di Southampton. Ed effettivamente funziona. Basta scegliere le attività più consone ai gusti personali di genitore e bambino e l’effetto relax è assicurato. Ce n’è per tutti i gusti: dalla costruzione del classico “barattolo della calma” ai mandala da colorare dentro i margini passando per il foglio dei “ghirigori liberatori”, senza tralasciare gli origami, le ricette che prevedono una cottura lenta, lo yoga assieme ad un bradipo e la costruzione di un rifugio dove leggere libri (sia in casa che fuori).
La versione di Bubi
Il suo parere è il seguente: il libro è indicato per bambini di 5 anni ed effettivamente alcune attività sono per “grandi”, tipo scrivere un Haiku (brevi componimenti poetici giapponesi che solitamente parlano di natura e delle stagioni). Ma non bisogna mai sottovalutare il pensiero laterale e creativo dei bambini, in grado di trovare soluzioni semplici a problemi complessi (come dimostra la foto in apertura).
Le pagine più belle per lei sono state quelle in cui ha dovuto immaginare e disegnare una cameretta da letto “rilassante”, che è stata prontamente riempita di mobili e quadri rosa pallido (“Perché i colori delicati rilassano” intendendo con delicati le tonalità pastello) e le indicazioni per costruire un rifugio in salotto, usando le sciarpe ampie di cotone legate alle sedie e ovviamente le lucine di Natale gialle, per creare l’atmosfera giusta (“Come le lucciole, la sera”).
Il Signor Oscar in vacanza
Questo libro della casa editrice Zoolibri (la stessa dei Pastelli ribelli del piccolo Dante che abbiamo già conosciuto in questa rubrica) ha per protagonista un simpatico bassotto con il nasone e un gusto british nel vestire. Lui è il Signor Oscar, che con il suo amico Fritz (un eccentrico pesce rosso con occhiali blu tondi) parte per le vacanze, attraversando tanti luoghi diversi: il mare, la montagna, il lago, il campeggio.
Sarà sicuramente un’occasione per divertirsi, ma anche per imparare. Si perché questo è un libro bilingue italiano-inglese, dove bambine e bambini potranno esplorare ambienti e situazioni, scoprire dettagli e imparare nuove parole in due lingue, sfogliando le pagine coloratissime e ricche di disegni di oggetti, animali e mezzi di trasporto (le grandi passioni dei piccoli). Il libro lo ha scritto e illustrato Jim Field (già autore di “Un leone dentro” e “Un giorno da koala”) che è padre di una bambina bilingue.
La versione di Bubi
A Bubi di questo libro è piaciuto principalmente Fritz: il pesce rosso del Signor Oscar lo segue in tutti i suoi spostamenti, stando placidamente dentro la sua boccia d’acqua, cambiando d’abito ad ogni occasione. Nel campeggio, si addormenta in una minuscola tenda subacquea, sulla neve si dota di cappellino e tuta da sci con lo spazio per le pinne, al mare sfoggia degli occhiali da sole tondi alla Elton John con capppellino Panama bianco.
La sua massima contentezza è stata individuarlo al volo nelle pagine ricche di dettagli. Altro aspetto da non sottovalutare è l’acquisizione di nuove parole in inglese legate alla situazione da lei più amata, la spiaggia: “Quando possiamo andare al mare a fare un sandcastle?” (castello di sabbia, ndr).