Pianura alessandrina
È appurato: c’è un branco di lupi anche nella pianura alessandrina. Il parco del Po e dell’Orba, attuale ente aree protette del Po piemontese con sede operativa nell’ex mulino di Bosco Marengo, conferma che è presente con un branco strutturato, grazie alle immagini catturate dalle fototrappole.
Proprio per indagare sull’espansione del branco dell’Orba, i ricercatori stanno lavorando alla tesi di laurea nell’ambito di un corso di studi della facoltà di veterinaria dell’Università di Torino, relatrice la professoressa Francesca Marucco. Al vaglio dei due ricercatori, Francesca Marras e Fabio Savini, ci sono la dieta e l’uso dell’habitat di un branco di lupi in provincia di Alessandria. Infatti, oggetto del loro lavoro è il primo branco seguito da vicino della pianura piemontese, quello che si è spinto fino al torrente Orba.
«Al momento si sa – spiegano gli esperti – che quei lupi sono solo un branco di pochi individui, da considerarsi una singolarità in queste zone». Al lavoro i due ricercatori, la responsabile del Settore Fauna dell’Ente-Parco e dai guardiaparco. Ma c’è già anche un’anticipazione: «Il branco si muove su un corridoio che va dal torrente Orba al fiume Bormida, cosa che conferma che i lupi si stanno muovendo verso la pianura». L’obiettivo della ricerca è capire meglio le abitudini alimentari. Si sa che il lupo è ricomparso grazie all’abbondanza di caprioli e cinghiali degli ultimi dieci anni, ma bisogna quantificare il reale contributo che può dare al contenimento dei selvatici.
«L’altro obiettivo delle ricerche è conoscere l’uso che il branco fa del territorio, come si sposta in un ambiente un po’ nuovo per questa specie, se ci si riferisce a tempi vicini a noi e dunque da quanti individui è composto, se si avvicina ai centri abitati, dove trova rifugio, il modo in cui interagisce con le altre specie. Anche in relazione a eventuali predazioni degli animali al pascolo, allo stato attuale molto rare nell’area oggetto di indagine» concludono gli esperti.
Daniela Terragni