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Tre libri di spiritualità per l’estate

“La recensione” di Fabrizio Casazza

Congedandoci per la pausa estiva vogliamo suggerire ai lettori tre perle di spiritualità, appena pubblicate da Città Nuova, che nel prossimo mese, in cui si spera tutti avranno un po’ di giorni di vacanza, possono essere lette con attenzione, meditate con calma, gustate con passione. Andando in ordine cronologico crescente, il primo degli autori è Origene, che fu un teologo rilevante della Chiesa antica, nato verso il 183 forse ad Alessandria d’Egitto, ove riorganizzò il Didaskaleion, la scuola catechistica. Nel 230 ricevette nel corso di un viaggio in Siria e in Asia Minore l’ordinazione presbiterale da due vescovi amici, cosa che irritò il suo vescovo, il quale lo depose dall’Ordine e lo esiliò in Palestina. Nel 250-253 egli fu colpito dalla persecuzione dell’imperatore Decio e morì a seguito delle torture subite. Sterminata fu la sua produzione esegetica, dottrinale, apologetica, filologica; della sua biografia si ricorda anche un particolare cruento, ossia l’evirazione autoinflitta. Di lui disse Benedetto XVI nel 2007: «È realmente una delle personalità determinanti per tutto lo sviluppo del pensiero cristiano». È appena uscito il secondo volume delle Omelie sui Salmi (pp 600, euro 100) con originale greco a fronte.

Il secondo autore è san Girolamo, dottore della Chiesa di cui l’anno scorso si è celebrato il sedicesimo anniversario della morte. A lui si deve la traduzione in latino della Bibbia, detta Vulgata, che nella sua versione “aggiornata” resta il testo ufficiale della Chiesa latina. Originario probabilmente dell’attuale Istria, dopo una vita mondana ricevette il battesimo verso i vent’anni. Nel 382 si trasferì a Roma, ove papa Damaso, conoscendo la sua fama di asceta e la sua competenza di studioso, lo assunse come segretario e consigliere, mentre fu guida spirituale di diverse persone dell’aristocrazia romana. Dopo la morte del Pontefice, san Girolamo lasciò l’Urbe nel 385 e intraprese un pellegrinaggio, dapprima in Terra Santa e poi in Egitto, patria di molti monaci. Nel 386 si fermò a Betlemme, dove, per la generosità della nobildonna Paola, furono costruiti un monastero maschile, uno femminile e un ospizio per i pellegrini. Morì nella sua cella, vicino alla grotta della Natività, il 30 settembre 420. Ora è appena uscito il quinto volume dell’Opera omnia, con originale latino a fronte, il Commento a Geremia (pp 530, euro 80).

Infine entriamo nel Medioevo con san Bernardo, abate cistercense e dottore della Chiesa, morto nel 1153. Esce ora il primo volume dei suoi Sermoni per l’anno liturgico (pp 763, euro 100), con originale latino a fronte. Nel 2009 Benedetto XVI lo definì «l’ultimo dei Padri della Chiesa» e, riprendendone la dottrina, affermò che «la fede è anzitutto incontro personale, intimo con Gesù, è fare esperienza della sua vicinanza, della sua amicizia, del suo amore, e solo così si impara a conoscerlo sempre di più, ad amarlo e seguirlo sempre più. Che questo possa avvenire per ciascuno di noi!». È un augurio da condividere e che la meditazione dei tre libri di Origene, san Girolamo e san Bernardo rende traguardo più raggiungibile.

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