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Edizioni San Paolo: due testi sulla spiritualità

“La recensione” di Fabrizio Casazza

Le edizioni San Paolo hanno appena pubblicato due interessanti testi di spiritualità. Il primo s’intitola Nella notte in cui fu tradito (pp 112, euro 15) ed è opera del cardinale Angelo Comastri, che fino allo scorso anno ricoprì gli incarichi di vicario generale del Papa per la Città del Vaticano e di arciprete della basilica di san Pietro. Il tema principale è l’eucaristia, istituita da Gesù proprio nella notte dell’ultima cena cui si riferisce il titolo del volume. Con frequenti riferimenti alla biografia di scrittori e santi il libro evidenzia verità teologiche considerate nei loro risvolti spirituali e morali, stimolando il lettore a un rinnovamento della fede e della prassi quotidiana, cosicché ogni pensiero e ogni azione tragga criterio e sorgente dall’eucaristia, fonte e culmine della vita della Chiesa.

Il secondo racconta le tormentate vicende del Servo di Dio Dolindo Ruotolo, sacerdote lazzarista prima e diocesano poi, nato a Napoli nel 1882, morto nel 1970. La giornalista polacca Joanna Bątkiewicz-Brożek in Don Dolindo Ruotolo: Gesù, pensaci tu! (pp 346, euro 19) attingendo a documenti e testimonianze narra la vita del religioso campano, che fu direttore spirituale nei seminari di Taranto e Molfetta.

Nel 1907 venne convocato dal Sant’Uffizio con l’accusa di eresia, sospeso dal ministero fino al 1910 ed espulso dalla Congregazione. Ritornato in famiglia ma trattato come uno schiavo, fu accolto dall’arcivescovo di Rossano, prima di poter tornare a Napoli, ove aprì una scuola di religione. Questa iniziativa attirò sospetti e veleni, che portarono al blocco delle lezioni e a una nuova sospensione a divinis dal 1921 al 1937; in quel periodo si dedicò alla musica e a preparare commenti biblici. Reintegrato, fu vice parroco nella chiesa di San Giuseppe dei Vecchi a Napoli, ove morì all’età di 88 anni e ove il suo corpo riposa.

Incontrò anche san Pio da Pietrelcina, da cui volle confessarsi, ma il frate cappuccino si rifiutò dicendo: «Tutto il Paradiso è nell’anima tua, c’è stato e sempre ci sarà per tutta l’eternità» (p. 316). Fu dotato di diversi doni mistici: locuzioni interiori, bilocazione, lettura delle coscienze, profumi e luci che emanavano dalla sua persona. Attualmente il processo di beatificazione è sospeso per questioni burocratiche. Nella prefazione il cardinale Konrad Krajewski, Elemosiniere di Sua Santità, racconta di essersi recato a pregare sulla sua tomba in Campania invitando i lettori a compiere lo stesso pellegrinaggio spirituale e viaggio interiore.

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