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Il giorno di Pasqua nell’arte

“La recensione” di Fabrizio Casazza

La risurrezione di Gesù per i cristiani non è un mito ma un evento storico; tuttavia, non ne esistono cronache dirette. Nessuno, in altre parole, ha visto Cristo nell’atto di riprendere vita dopo la morte in croce e la deposizione nel sepolcro. Sia i quattro vangeli canonici sia quelli apocrifi (cioè non riconosciuti come ufficiali dalla Chiesa) raccontano però che alcune persone lo hanno incontrato nella sua nuova condizione di risorto, prima della sua ascensione al cielo. Nel suo ultimo lavoro, appena pubblicato da Jaca Book, François Bœspflug (nella foto di copertina) descrive precisamente Il giorno di Pasqua nell’arte. Gli incontri del Risorto (pp 179, euro 70).

Il libro dello studioso francese alterna commenti teologici a bellissime immagini di quadri, sculture e miniature dai primi secoli fino ai giorni nostri, che ritraggono incontri tra il Signore e alcuni testimoni. Le opere sono suddivise in cinque parti: la scoperta della tomba vuota, l’incontro del Risorto e la scena del Noli me tangere detto da Gesù a Maria Maddalena, l’annuncio della risurrezione agli apostoli, l’esperienza dei discepoli di Emmaus, gli Undici che nel Cenacolo incontrano Cristo. La particolarità di questo volume risiede nel fatto che l’attenzione è proprio portata sul ritrovamento della tomba vuota e i successivi incontri, mentre la maggioranza delle indagini si concentra o sulla discesa agli inferi, con la liberazione dei progenitori Adamo ed Eva, o sull’uscita di Gesù dal sepolcro.

I protagonisti sono ritratti come dubbiosi ma desiderosi di capire e fare esperienza in prima persona. La ricerca conclude che «la fede pasquale appare quindi come la sopravvissuta vittoriosa di una sorta di lotta invisibile tra il rifiuto di credere a qualsiasi cosa e l’onestà di prestare almeno attenzione a quanto affermano alcuni testimoni credibili» (p. 153). Il coinvolgimento degli apostoli e di altri osservatori mostra l’ineludibile carattere ecclesiale della fede: non si può credere alla Pasqua al di fuori della Chiesa. Suggerire la contemplazione delle splendide immagini di questo libro è il modo per augurare un buon triduo e una buona Pasqua ai nostri venticinque lettori.

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