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Va’ dove ti porta l’amaca

“Collezionare per credere” di Mara Ferrari

Si era agli sgoccioli degli anni ‘80 e quella mascotte sprigionò subito indomita simpatia, a cominciare dai suoi movimenti: le ali nel becco a richiamare il dito in bocca, il frullare di ali per la gioia simile allo scodinzolare del cane…

Il programma televisivo “L’Albero azzurro”, ruota da sempre attorno al piccolo protagonista Dodò: un pupazzo dalla forma di cucciolo di tacchino a pois, abitante dell’albero azzurro, doppiato da Oreste Castagna e animato da Gabriella Roggero e Andrea Gaeta. Dodò è stato, a tutti gli effetti, il primo pupazzo animato della televisione italiana autorizzato a scorrazzare per lo studio; vulcano di curiosità e di stupore, un po’ monello come i bambini…

E sempre ghiotto di storie come questa che ripropongo: «Ciao bambini, forse non mi conoscete, per dirvi esattamente chi sono direi che somiglio alla lettera “C”, ma a una “C” sospesa per aria, fermata alle due estremità. Potete anche pensare alle gondole veneziane, perché io sono una specie di gondola, ma di tessuto. Non entro mai in acqua, mi trovate spesso collocata vicino a un fiume, tra due alberi. In Italia mi chiamano Amaca, ma per gli indios brasiliani, sono conosciuta come Rede. Mi hanno inventata loro per difendersi dai serpenti che a volte girano all’interno delle loro capanne. Quando arriva un ospite improvviso, basta mettermi attaccata a due ganci, sulle pareti e il letto dell’ospite è subito pronto! Ecco perché, nel nord del Brasile, sono diventata il simbolo dell’ospitalità. Là fa sempre caldo, le persone non hanno bisogno di lenzuola e, in caso di temperatura più rigida del solito, chi dorme può coprirsi con le mie parti laterali. I bambini si divertono molto con me: i più piccoli si dondolano, i più grandi mi trasformano in altalena. Quasi sempre sono fatta di cotone, che è un tessuto fresco e gradevole al tatto. Oggi che i bambini passano il tempo su Youtube e a giocare con le app, non sarebbe meglio riscoprire la manualità di creare, per esempio, un’amaca in miniatura, a misura di bambola?!».

Infatti i più creativi sanno apprezzare la manualità di costruirsi il proprio Dodò in pannolenci, magari posizionandolo su di un’amaca. Le “Creazioni di Bibì”, animaletti handmade molto simpatici (info: deboraconcialdi74@gmail.com) o di Cristina Daville (338 30 84 317) mi hanno dato l’assist per un regalo di bentornato all’amico Fabio Cecconello, da Pasqua in Brasile, a far visita ai parenti grazie all’evolversi positivo della situazione pandemica… Temo che l’idea di rinunciare all’amaca per un modellino in scala farà desistere Fabio dal tornare presto in Alessandria!

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