Nell’articolo di Avvenire apparso mercoledì ho raccontato l’esperienza di tanti giovani intraprendenti che, partendo dal gusto, hanno creato occupazione e sviluppo. Tra questi, che saliranno sul palco di Golosaria a Milano nel week end, ci sono Stella e Nadia Aleo, due sorelle pasticciere della provincia di Enna che hanno creato un nuovo prodotto con una foglia di limone, mandorle, noci, uva sultanina e miele; e poi Eleonora Bertolone che a Collobiano ha riscoperto antiche varietà di riso, Maria e Giovanni che a Lecco hanno sviluppato un’azienda intorno al rabarbaro, Giacomo Perletti che sulle montagne bergamasche produce formaggi ed Elena Casadei che produce il vino in anfora.
Tra gli altri che porteranno il loro contributo al tema di Golosaria di quest’anno, Oltre il Buono, ci saranno anche il giovane pizzaiolo Alessio Rovetta, don Sandro il prete-cuoco di San Salvatore Monferrato, la Piazza dei Mestieri di Torino, Lina e Fabio che sfornano il loro pane a Visso e il nefrologo Francesco Trevisaniche, coi suoi studi, vuole dimostrare come la dieta mediterranea possa prevenire le malattie renali. Tutti costoro stanno a dimostrare come, partendo da un sogno, si possa ricreare la vita nelle campagne italiane. La politica dovrebbe guardare a storie così e da queste ripartire.
Paolo Massobrio