Nel mio articolo su Avvenire di mercoledì ho parlato della neve che ha messo a nudo la fragilità di un Paese che è andato completamente in tilt. A Torino ho incontrato in piazza san Carlo gli angeli del freddo, che aiutavano i clochard e davano loro coperte per ripararsi, mentre nelle valli tortonesi, dove si sono toccati i -18 gradi, un pastore di 75 anni è morto. La cronaca mette così in luce cosa sia la politica. La politica sono gli angeli del freddo, l’antipolitica è l’indifferenza di chi, vedendo un clochard su una panchina, si gira dall’altra parte. Eppure siamo vicini a un cambiamento epocale che riguarderà gli acquisti (che si faranno sempre più on line, a partire dal fare la spesa), i consumi e la vita sociale, in cui se da una parte l’isolamento e l’indifferenza rischiano di aumentare, dall’altra parte c’è bisogno di favorire una nuova socialità. Se ciò non avverrà, il Paese diventerà sempre più fragile e cercando di evitare le responsabilità tutto diventerà un’emergenza sempre più grande. In vista delle prossime elezioni, c’è da auspicarsi che la politica faccia un ragionamento anche su questo tema.
Paolo Massobrio