In Salute – Dottore è vero che…?

È vero che i farmaci generici funzionano meno di quelli ancora sotto brevetto? Che non bisogna fare il bagno dopo mangiato? Che parlare troppo al cellulare fa venire il cancro?  Sono solo alcune delle più comuni domande che i medici si sentono rivolgere spesso dai propri pazienti, i quali magari si sono prima informati sommariamente su siti non sempre affidabili o hanno ascoltato qualcosa in tv o letto distrattamente un titolo di giornale. Per rispondere ai dubbi dei cittadini – e aiutare anche i medici a farlo in modo semplice e chiaro – è da poco disponibile Dottoremaeveroche (www. dottoremaeveroche.it), il sito della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri. Dalla home page è possibile accedere a una sezione rivolta al pubblico per contrastare le fake news, ovvero le notizie false, dove si trovano risposte semplici ma argomentate alle più frequenti domande in tema di salute. Una sezione destinata agli operatori contiene invece un vero e proprio “kit di primo soccorso comunicativo”, composto da infografiche e brevi clip da condividere con il paziente durante la spiegazione di determinati argomenti. Illuminanti, in questo senso, anche le sintetiche videointerviste che vedono protagonisti alcuni autorevoli specialisti (fra cui Silvio Garattini e Roberto Burioni) impegnati a fare chiarezza su argomenti di grande attualità, sfatando false credenze e mettendo in guardia dalle informazioni scorrette che possono condurre a comportamenti dannosi. Uno strumento in più è offerto nella sezione “Navigazione consapevole”, in cui sono proposti esempi, schede e criteri affinché il cittadino accresca la sua capacità di valutazione della qualità dell’informazione sanitaria online. “In un mondo dove a volte la gente rischia di rimanere vittima di fake news sulla salute o, peggio, di false terapie, il sito vuole dare un piccolo contributo di certezza partendo dalle evidenze scientifiche, da quello che la scienza ha dimostrato, quello che è riproducibile, quelle che noi chiamiamo verità scientifica”, afferma Filippo Anelli, presidente Fnomceo.

Elena Correggia