L’importanza della Terra Santa per la religione musulmana è legata alla tradizione che vuole Gerusalemme come luogo dell’ascesa al cielo del profeta Maometto. Proprio per ricordare l’evento il califfo Abd el Malik fece costruire nel 687 la Moschea di Omar, conosciuta anche come Cupola della Roccia, all’interno della quale è contenuta la sacra roccia.
La tradizione vuole che la roccia tentò di seguire il Profeta, ma venne fermata dall’angelo Gabriele, che vi lasciò l’impronta della mano. Sotto alla roccia, pochi gradini portano al pozzo delle anime, una grotta che, secondo i musulmani, sarà il luogo di ritrovo nel giorno del giudizio. Accanto alla Moschea di Omar il califfo Walid I fece costruire, tra il 709 e il 715, la Moschea al-Aqsa, il cui nome significa la più lontana perché secondo la tradizione indicherebbe la moschea più lontana da “La Mecca” ad accogliere Maometto.
Questi monumenti sorgono nell’area, detta Monte del Tempio o Spianata delle Moschee (in arabo al-Haram al-qudsī al-sharīf, cioè “nobile recinto o giardino sacro”). Questo luogo è sacro per tutte e tre le grandi religioni monoteiste: se per i musulmani è il luogo dell’ascensione del Profeta, per gli ebrei è il luogo del Tempio, per i cristiani è al centro delle vicende della Passione, morte e risurrezione di Gesù.
«O popol mio, entrate nella Terra santa che Allah vi ha destinata e non volgete le spalle: vi ritrovereste perdenti»
Corano, Sura al-Mā’ida 5:20-21