Dottoressa, può parlarci della visita pediatrica?
La visita pediatrica è un fiore all’occhiello nell’accesso gratuito al servizio sanitario nazionale dell’assistenza ai bambini dagli 0 ai 14 anni. La prima visita consigliata, dopo l’uscita e i controlli dal reparto “nido”, viene effettuata dal quindicesimo al trentesimo giorno di vita. Il pediatra di famiglia è la figura che è preposta a seguire lo sviluppo del bambino, individuare le malattie e dare consigli di educazione sanitaria. Il rapporto con la famiglia è quindi fondamentale. Negli incontri preposti i genitori possono fare richieste ed esprimere timori e dubbi relativi alla salute psicofisica del proprio bimbo. Nei primi anni di vita sono più frequenti e ravvicinate le scadenze dei bilanci di salute, dove vengono valutati i parametri di crescita, vengono eseguiti gli accertamenti utili per la diagnosi di eventuali patologie e per richiedere consulenze specialistiche da parte dell’otorino laringoiatra, dell’oculista, ecc.
È importante dare indicazioni di prevenzione per evitare incidenti domestici o per seguire norme di educazione sanitaria relative ad alimentazione e vaccinazioni. Durante le visite pediatriche è importante valutare se il bambino presenta uno sviluppo psicomotorio adeguato all’età, oppure se l’alimentazione è adeguata per le sue peculiarità. Il pediatra controllerà anche eventuali ritardi nel linguaggio, problemi ortopedici quali il piatto valgismo dei piedi o un’iniziale scogliosi. Queste visite vanno programmate e concordate con il pediatra. I bilanci di salute sono quindi un’ottima arma di prevenzione e diagnosi precoce. L’ultimo bilancio si effettua tra gli 11 e i 12 anni.
Per fare una domanda alla dottoressa Sabrina Camilli: redazione@lavocealessandrina.it oppure pediabimbumbam.altervista.org.