La Voce Alessandrina Settimanale della Diocesi di Alessandria
Ferma la Serie B per l’impegno di Italrugby nel «Sei Nazioni» contro l’Irlanda, è scesa in campo la Cadetta del Monferrato Rugby nel campionato di Serie C2, girone ligure-piemontese. In scena al «Ferrovieri» di Alessandria, il derby provinciale contro i Lions Tortona, agguerriti per i play-off , che la franchigia monferrina si è aggiudicato con il punteggio di 29-14. Mister Marco Rossini alla vigilia aveva chiesto concentrazione e gioco: ad eccezione dei primi venti minuti, c’è stato solo un padrone in campo. Il Monferrato.
«Grande partita sotto tutti i punti di vista, a livello offensivo una buona ridistribuzione e una buona attitudine sui punti di incontro. A livello difensivo una buona organizzazione di linea, e una salita perenne. Abbiamo così impedito ai tortonesi, di abbozzare il loro gioco» fa notare Rossini. Quando i Leoni sono rimasti in 14 per l’espulsione di Enea Sphella, hanno avuto un moto di orgoglio, ripristinando immediatamente le distanze grazie a una meta di pregevole fattura.
Aggiunge Rossini: «Sono contento soprattutto per il pubblico, ha sicuramente avuto modo di divertirsi, vedendo una squadra con una propensione all’attacco come raramente se ne vedono a questo livello. Il Tortona è una squadra di ragazzi giovani, volenterosi, e che meritano tutto il rispetto, prima della gara avevo chiesto ai miei di uscire a testa alta, ricordando come nella gara di andata fossi andato personalmente a stringere la mano a tutti i tortonesi per la prova da squadra che avevano fornito. Mi sembra che ciò sia avvenuto, mi sembra che il pubblico sia andato via contento, e noi abbiamo sicuramente acquistato fiducia in vista delle prossime prove. Con un po’ più di attenzione, avremmo potuto avere 21 punti in più sul tabellone, ed è su questo che lavoreremo in settimana. Spero di poter avere questi uomini a disposizione soprattutto in allenamento, e spero così facendo di concludere il campionato in maniera soddisfacente per poter festeggiare l’ultima partita di Eugenio Baroni con noi prima di concludere la carriera sul prato».
