I fratelli Antonello e Mario Casciano sono qui dal maggio del ‘99 e tra poco ricorrono i vent’anni di questa bella avventura gastronomica, ambientata in una piccola e graziosa trattoria in un vicoletto all’ombra del Duomo d i Alessandria. Non a caso il nome che hanno dato al locale è proprio “Il Vicoletto” (via Cremona 1, tel. 0131261578; chiuso mercoledì sera e domenica).
Una decina di tavoli appena, equamente distribuiti nelle due calde salette che si aprono a destra e a sinistra dell’ingresso. Mario vi accoglierà e vi seguirà con garbo e professionalità durante tutta la vostra piacevole permanenza, mentre Antonello dalla cucina si prenderà cura del vostro palato proponendovi piatti della tradizione ed alcune rivisitazioni. Si può cominciare con l’ensemble goloso di carne cruda (con tartufo e grana), insalata russa, acciughe con bagnetto, salame Nobile del Giarolo oppure con il delicato baccalà mantecato su crema di patate, olive taggiasche e pomodori secchi, con la verza ripiena con cotechino, patate e fonduta valdostana. Si prosegue con agnolotti ripieni di stufato conditi con il suo sugo, spaghetti all’acciuga e aringa su crema di broccoli e pecorino affumicato, tagliolini ai funghi porcini.
Tra i secondi colpisce la presenza in carta del pollo alla Marengo, un piatto della nostra storia che in pochi oramai tengono in considerazione e l’interpretazione alla maniera del Vicoletto convince (bravi). Risulta sempre eccellente la tagliata di manzo, ma come dire no alla trippa con patate, porri, parmigiano e pepe, al guanciale di manzo lesso con mostarda o allo stoccafisso in umido con polenta? Tra i dolci vanno segnalati il “cappuccino”, il “dolce e salato” (una interessante e riuscita interpretazione del tiramisù, dove la focaccia salata secca prende il posto del savoiardo: chapeau!), il bunet, il semifreddo alla meringa. La ragionata carta dei vini parla piemontese, con la presenza di qualche vitigno a bacca bianca fuori regione. Insomma, un buon indirizzo da tenere sempre a mente quando ci si trova nel cuore di Alessandria.
Roberto Formica