Lettere in redazione
Don Gino Casiraghi, un nome ed una storia che si lega indissolubilmente con quella di una comunità stretta, unita e solidale fin dai tempi tragici dell’alluvione del ‘94 ma anche prima. Un parroco? Don Gino è qualcosa di più; carattere difficile, giusto e uguale con tutti, umanità e spiritualità fuse in un crogiuolo unico, un vero trascinatore ed un vulcano di energia. Una parrocchia con numeri da record che coinvolgono sia le squadre di calcio della stessa che tutta la comunità quando si tratta di fare festa insieme come in questi giorni. Agnolotti e salamini sono il piatto storico che la sua comunità utilizza per ritrovarsi insieme; naturalmente con carne servita dei due macellai del rione.
In questi giorni si è svolta la festa 2019 con numeri sempre in crescita; mille coperti serviti nell’arco di due giorni e un numero enorme di persone che si ritrovano insieme in amicizia con il valore irrinunciabile dello stare insieme. Sapere fare squadra, riuscire ad unire le persone con la sola arma dell’amore e rispetto reciproco. Insieme siamo tutto, da soli nulla. Parole non dette ma che si addicono a questa splendida comunità. Ovviamente tutto questo non si ferma al solo momento ludico e festaiolo. La spiritualità che pervade la chiesa degli Orti durante la messa solenne della Domenica è qualcosa di veramente emozionante per chi partecipa; un momento in cui ti senti davvero parte di un gruppo di fratelli e sorelle. Un esempio vivo alla luce della lettera Pastorale del nostro Vescovo Guido. Grazie don Gino per il tuo saper essere Sacerdote in mezzo a noi.
Gino Bottin