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Che pasticcino, amici! Scopriamo le nostre specialità

“Collezionare per credere” di Mara Ferrari

Abitando la sottoscritta “dietro le quinte” (laboratorio) dell’antica “Pasticceria Zoccola” (tel. 0131 254767), che quest’anno festeggia il duecentesimo anniversario (1820), non posso che iniziare la squisita carrellata con gli epici cannoncini, suo “pasticcino all’occhiello”: prelibati cilindri di pasta sfoglia caramellata, ripieni di crema pasticcera. Non troppo piccoli, ospitano i ripieni più assortiti, a cominciare da zabaione, panna montata, crema chantilly e cioccolato.

Anche se nell’era di social e influencer un Vip immortalato con una torta di compleanno artigianale risulta essere un viatico pubblicitario molto più efficace, consiglio di recuperare dal cassetto l’opuscolo per buongustai (e collezionisti) “La dolce via” (“The sweet road”), uscito qualche anno fa. Secondo il critico enogastronomico Paolo Massobrio (leggi la sua rubrica su Voce), «esiste un vero e proprio tesoro, passando di biscotti in sagre» che scandisce in modo assai dolce il trascorrere del nostro tempo. Facendoci esplorare un territorio (Ovada, Novi, Acqui, Tortona, Casale, ecc…) a dir poco “sweet” in tutte le stagioni dell’anno! Iniziamo il delizioso tour nelle dolci terre con i “canestrelli al Gavi” (in foto qui sotto), friabili biscottini composti da farina, strutto, lievito, olio e vino di Gavi.

E poi i “baci di dama”, sferette di frolla a base di mandorle, unite da una striscia di cioccolato fuso: Tortonesi e Novesi addirittura si contendono da oltre un secolo la paternità di queste leccornie! E ancora i “krumiri”, pasticcini a forma di baffo, che nascono a Casale, ma sono diventati in fretta un must, ambasciatori italici dei buongustai più intransigenti. Passiamo alla pralineria, con i “mandrignen” (“mandrognini”), golosità aromatizzate al liquore e i “nugatelli”, bon bon alle mandorle, nocciole e altri sfiziosi ripieni.

A chi, malgrado il tempo stia peggiorando, opta comunque per un bel gelato, concludiamo segnalando la nuova “gelateria d’arte”, ubicata presso l’edificio “Pacto”. Il nome del titolare “Ivan”, che si legge sull’insegna, propone un arguto artificio grafico in cui la “V” fa da cono gelato! La gelateria di recente apertura, come molte altre colleghe sparse in tutto l’alessandrino, produce fresche tentazioni artigianali con un occhio di riguardo ai sorbetti, alle creme e ai semifreddi.

Lo spazio a disposizione si sta sciogliendo, per scoprire con dovizia di particolari le altre delizie locali si rimanda alla sfiziosa guida “La dolce via”, per la serie “alla ricerca del bignè perduto”!

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