Predosa
San Sebastiano, un oratorio da conservare. La ricorrenza del 20 gennaio è passata, ma resta il progetto di restauro. Il problema è l’assenza di fondi e con il Covid si sono fermate anche le raccolte di solidarietà, come il tradizionale pranzo.
Il ricavato serviva a far fronte al mantenimento della piccola chiesa del Seicento, la più antica del paese. Le norme anti-Covid cancellano la festa, ma non il progetto del Comune che prevede il recupero completo, dalla messa in sicurezza alla ristrutturazione degli intonaci e salvaguardia degli affreschi, in particolare il Cenacolo di Pietro Ivaldi detto “il Muto”.
Alcune migliorie sono state attuate nel 1989, grazie ai pranzi solidali, rimandando il resto degli interventi alla ristrutturazione completa, che non può più aspettare. Nel frattempo tra alluvioni e pandemia sono emerse altre priorità.
Daniela Terragni
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