Home / Rubriche / La pediatra risponde / Bimbi e pidocchi/2

Bimbi e pidocchi/2

La pediatra risponde

Prurito intenso, lesioni da grattamento, un improvviso rigonfiamento dei linfonodi dietro le orecchie: sono tutti sintomi che dovrebbero far destare nei genitori il sospetto che i loro bambini siano flagellati dai temutissimi pidocchi. Nello scorso numero di Voce abbiamo scoperto che si tratta di un piccolo parassita lungo 2-3 mm che vive sul cuoio capelluto e si nutre di sangue. La femmina vive 3 settimane, durante le quali deposita 8-10 uova al giorno, dette “lendini”. Sono loro le responsabili dell’infestazione. Abbiamo chiesto alla nostra pediatra di fiducia, la dottoressa Sabrina Camilli, di aiutarci a capire come intervenire nel modo più corretto.

Cosa dobbiamo fare se il nostro bambino ha effettivamente i pidocchi?
«Chi ha i pidocchi deve essere controllato periodicamente e deve eseguire il trattamento antiparassitario specifico che consiste nell’applicazione di lozione, shampoo e gel a base di Permetrina 1%, da eseguire una volta ogni 2-3 giorni, nell’arco di 7-10 giorni. I capelli devono essere pettinati con pettini a trama fitta, proprio perché siano in grado di scollare le uova. Altra precauzione utile è quella di lavare giochi, lenzuola, asciugamani e indumenti del bimbo in lavatrice a 60°. I locali che frequenta vanno arieggiati il più possibile. Non dimentichiamoci poi di lavare bene anche i pettini in acqua calda e passare anche a questi oggetti l’antiparassitario: una variante più naturale è rappresentata dall’aceto scaldato».

Si possono prevenire in qualche modo?
«Non ci sono metodi di prevenzione: bisogna solo fare controlli accurati al cuoio capelluto e trattare i casi positivi. Non serve tagliare i capelli e lavarli con antiparassitari se non hanno i pidocchi come forma preventiva».

Ci sono dei rimedi naturali che possiamo mettere in campo?
«Tengo a far notare che più il bambino ha la testolina “calda” più i pidocchi, se presenti nei compagni, tendono ad andare lì. Questo si verifica se questi bimbi hanno un pH più acido nelle urine e quindi anche del sudore. Consiglio quindi in caso di parassitosi da pidocchi di somministrare per bocca al nostro bimbo un sale tissutale di Schussler che è il fosfato di sodio (natrum phosphoricum) in forma di compressine orosolubili: la posologia è 2-4 compresse per 3 volte al giorno».

Si può fare qualcosa a partire dalla nostra alimentazione?
«Certamente: per evitare che il contagio verifichi durante le epidemie, è meglio evitare cibi che acidifichino, come per esempio l’eccesso di zuccheri, il cioccolato, ma anche i pasti troppo abbondanti e ricchi. Molto utile è aumentare invece il consumo di frutta e verdura».

Zelia Pastore 

Check Also

Polenta concia: i segreti di Chef Giorgio di Favorite!

IN CUCINA CON FAVORITE! Polenta concia… top! I segreti dello chef Giorgio Nel menù del …

%d