Beni Culturali Ecclesiastici ed Edilizia di Culto
Proseguono i festeggiamenti in occasione del 400° anniversario dalla costruzione del Duomo di Valenza. Nella conferenza stampa di mercoledì 29 marzo 2023, presso la Sala del Consiglio Comunale di Palazzo Pellizzari, si è presentato il progetto del libro «I 400 anni della Collegiata di Santa Maria a Valenza. Un patrimonio di fede, arte e devozione» promosso, grazie alla reciproca collaborazione, tra la Giunta Comunale, la Biblioteca civica di Valenza in concerto con l’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto e il preziosissimo supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Il volume, edito dalla casa editrice Sagep di Genova, sarà ufficialmente presentato alla città venerdì 14 aprile 2023 alle ore 18 presso il Duomo di Santa Maria Maggiore. Il lavoro del curatore «è stato quello di un mosaicista» dichiara il prof. Orsini «il quale ha raccolto i vari tasselli sperduti che, unendoli sapientemente, hanno permesso il riempimento di un intervallo tra l’opera del canonico Francesco Gasparolo (1858-1930) e i giorni nostri, mettendo in evidenza la duplice sfaccettatura storico – spirituale della Collegiata di Valenza».
Il progetto editoriale si è proposto infatti di individuare alcune tematiche di particolare rilievo, tra le quali il profilo storico dell’edificio indagato attraverso i documenti d’archivio, le visite pastorali e altra documentazione di origine ecclesiastica; la ricostruzione della storia della comunità civile di Valenza che insieme a quella religiosa per secoli ha condiviso la cura del Duomo; un approfondimento sul ruolo svolto sul piano dell’accrescimento della conoscenza e, in particolare, come già detto, sugli studi del canonico Francesco Gasparolo, autore un secolo fa delle Memorie storiche valenzane; i risultati dei recenti interventi di riordino e catalogazione dell’archivio e della biblioteca parrocchiale; una approfondita analisi delle numerose opere d’arte conservate in Duomo e, infine, la ricostruzione degli interventi di restauro realizzati negli ultimi decenni sotto la supervisione dell’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto in concerto con la Soprintendenza. Il volume unisce a una rilevante qualità scientifica una veste grafica piacevole e appassionante, con lo scopo di compiere una sintesi sulle conoscenze accumulate negli ultimi decenni e approfondire gli studi sull’edificio, senza trascurare un linguaggio divulgativo, rivolto a un pubblico non esclusivamente di addetto ai lavori, e puntando su una campagna fotografica che fosse in grado di valorizzare e far conoscere alla comunità cittadina una serie di tesori di straordinario valore storico-artistico, non sempre conosciuti dai più.
«Occorre dire – ha sottolineato Livraghi – che il patrimonio artistico del Duomo aveva potuto fruire dell’attenzione di un importante gruppo di studiosi oltre trent’anni fa, in concomitanza con la creazione del Museo. Quella campagna di studi si era tradotta in un volume di grande importanza (Argenti, oggetti e paramenti del Duomo di Valenza, Torino, Lindau, 1991), curato dal professore Luciano Orsini, già all’epoca Delegato per i Beni Culturali della Diocesi, Maria Grazia Molina e Agata Barberis. Nel frattempo, si sono realizzati alcuni importanti restauri ed è forse venuto il tempo di riportare l’attenzione sugli straordinari oggetti che impreziosiscono quell’edificio sacro». Non senza entusiasmo il Direttore per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto e il prevosto don Santiago Ortiz hanno annunciato che l’opera pittorica, rappresentante Santa Maria Maggiore e i Santi protettori di Valenza, è stata consegnata al laboratorio di restauro Martella-Pietroniro per il programmato intervento di ripristino che, come sottolineato dal prof.
diac. Luciano Orsini, non mancherà di rilevare eccezionali e gradite sorprese.
Il Sindaco Maurizio Oddone in sede di conferenza stampa ha commentato che il risultato è una monografia corredata da un apparato iconografico di assoluto valore che impreziosisce il volume e che consente di ammirare dettagli e scoprire particolari dell’edificio anche sconosciuti. Come Amministrazione vogliamo ringraziare tutti coloro che ne hanno permesso la realizzazione, in particolar modo la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, che da anni sostiene le nostre iniziative culturali con costanza e credendo sempre nei nostri progetti.
«La città di Valenza non può fare a meno del Cristianesimo» sottolinea don Santiago prevosto della Collegiata di Santa Maria Maggiore «perché il nostro fondatore San Massimo è stato in linea di discendenza discepolo di San Pietro. Questo straordinario anno giubilare rappresenta un’occasione unica e un pezzettino di storia di cui noi siamo i protagonisti. E questo libro testimonia le nostre più profonde radici. Radici che affondano sin dai tempi dei romani e che oggi vogliamo affermare fortemente, poiché è da queste che nascono il dialogo e la comunità, binomio inscindibile di cui la città di Valenza si è sempre distinta. In un periodo storico e culturale, nel quale la laicità nega il proprio passato, noi vogliamo costruire una laicità vista come l’affermazione di tutto ciò che è stato. L’evento è stato reso possibile grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, che come sempre è attenta alle tematiche nelle quali cultura e spiritualità si uniscono armoniosamente».
In contemporanea alla presentazione del libro si inaugurerà la Mostra documentaria «I 400 anni del Duomo di Valenza. I libri e le carte raccontano» visitabile dal 14 aprile sino al 29 aprile 2023 e allestita presso il Centro Comunale di Cultura di Valenza (Palazzo Valentino). Questa esposizione rappresenta un’opportunità per ricordare il valore culturale e sociale che libri e documenti tramandano sulla storia e la funzione sociale di questo luogo sacro fondamentale per la comunità valenzana, visto come punto d’aggregazione oltre che di culto. I documenti, provenienti dalla Biblioteca e dall’Archivio del Comune di Valenza, raccontano la storia e il valore del Duomo cittadino dalle origini fino ad oggi.
«A corollario dell’iniziativa» spiega il prof. diac. Luciano Orsini «verrà coniata una medaglia commemorativa a cura della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, il cui bozzetto, disegnato e scolpito dal maestro orafo Luigi Cerino Badone di Valenza, rappresenta un sigillo che racchiude la parola chiave di questi primi 400 anni: stupore! Stupore visto come la trama e l’ordito di un tessuto non solamente culturale ma anche spirituale che si sta consolidando nuovamente».
Un ringraziamento particolare alla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e in particolar modo al Presidente Notaio Luciano Mariano, senza la cui sensibilità molte iniziative non sarebbero possibili, e la grande e profonda sinergia, collaborazione e stima tra la Giunta Comunale di Valenza nella persona del Sindaco Maurizio Oddone e degli Assessori Alessia Zaio e Rossella Gatti, la Direttrice della Biblioteca Comunale Cristina Zuccaro e l’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto della Diocesi di Alessandria nella persona del Direttore prof. diac. Luciano Orsini.
Simone Accardo
Segretario Ufficio Beni culturali