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Collegio Santa Chiara: «Qui facciamo delle proposte educative»

Le parole di monsignor Gallese

Grazie di cuore a tutti. Il primo “grazie” lo dico al Signore, perché questa è stata, e continuerà a essere, un’esperienza faticosa. Senza dubbio fonte di preoccupazione, di problemi da affrontare, di situazioni di diverso genere… Ma la vita è così: non si hanno questi problemi solo quando si è morti, fisicamente o dal punto di vista esistenziale, psicologico e sociale. Grazie a Dio, siamo vivi! E, nell’ottica del Signore risorto, ci impegniamo nel Collegio.

Ricordo gli inizi di questo percorso, e devo ringraziare tantissimo Guido Della Frera: è stato lui a spronarmi e, potrei dire, a “scrollarmi”: io sentivo fondamentale fare questo passo, ma non avevo la gamba per farlo da solo. Prima il nostro servizio pastorale si limitava a fare delle cose che si potevano fare senza spendere soldi, o spendendone una quantità limitata. Invece qui l’idea è quella di usare i beni che abbiamo, cercando di renderli redditizi per fare un servizio pastorale. E dal momento che ne abbiamo la competenza, sarebbe stato sciocco non farlo. Soltanto che ci voleva l’aiuto di qualcuno che mi desse una spinta. Quindi, grazie tante, Guido, per quello che hai fatto.

Ringrazio l’architetto Elena Bozzini per la sapiente progettazione che ha realizzato, in modo da contemperare la bellezza per i giovani e l’economia, perché bisogna fare i conti anche con queste cose, ovviamente… io sono di Genova (lo dice in dialetto genovese, ndr). Grazie del suo impegno, del suo aiuto e della sua generosità.

E poi ringrazio l’Università del Piemonte Orientale, perché ha sposato questa proposta in un modo decisamente incoraggiante. E questo è importantissimo, dal punto di vista istituzionale. Sentire questo appoggio è stato davvero importante.

Ringrazio la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria per il contributo e la presenza, che è stata importante.

E ringrazio il Comune di Alessandria, che ci ha aiutato fin dall’inizio e continuiamo a sentire presente e vivo.

Ringrazio anche il Centro di Cultura, soprattutto nella persona del professor Renato Balduzzi per la sua capacità di visione, di intessere relazioni, di valorizzazione.

Poi ringrazio, in modo particolare, l’impresa “Salve” nella sua globalità: Emanuela Bovo e Mauro Bressan per il loro lavorio, come le api… sembra un alveare, per cercare sempre nuove possibilità per realizzare attività.

E poi ringrazio Carlotta Testa, che è l’anima del Collegio. Sono molto grato a lei, perché l’ambiente di famiglia che si sente qui, e che si vede quando si arriva, è frutto di uno sguardo educativo grande di una persona che si mette a fianco dei giovani, sa condividere il tempo con loro, sa stare e parlare con loro. E fa in modo che loro siano in dialogo con lei. Questa è la cosa più importante di tutte. La nostra pastorale nel Collegio ha delle proposte facoltative: noi siamo un collegio cattolico, ma non richiediamo che gli ospiti siano cattolici praticanti, assolutamente no. Ma certamente facciamo delle proposte educative, nell’ordine dell’umano, perché parte del nostro Dna. In questo Carlotta è molto brava, e la ringrazio per questa atmosfera che riesce a creare in collegio.

Infine, un grazie a tutte le persone che ci hanno seguito e aiutato: dalla dottoressa Marinella Lombardi, che ha accompagnato la nascita di “Salve”, fino alle Comunicazioni sociali, che ringrazio per il lavoro che hanno fatto.

Speriamo che il Signore ci accompagni per accompagnare, a nostra volta, tanti giovani in questa fase delicata, ma straordinariamente bella, che sono gli anni della formazione. Che non sono solo un “riempimento di conoscenze”, ma sono una strutturazione, una apertura alla vita. Mi auguro che possiamo rendere questo servizio in modo eccellente, perché tante persone possano affrontare la vita nel modo migliore. Grazie a tutti voi.

+ Guido Gallese
Vescovo di Alessandria

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