Il freddo invernale sta già bussando alle porte e sicuramente aumenterà la necessità dei nostri bambini di difendersi il più possibile da tutti i malanni stagionali che potrebbero flagellarli. Come possiamo prevenirli? In cosa possiamo sostenere i nostri piccoli per evitare che si ammalino, o almeno per limitare i danni?. Lo abbiamo chiesto alla nostra pediatra di fiducia, la dottoressa Sabrina Camilli.
Dottoressa, partiamo dall’alimentazione: che cosa possiamo portare in tavola per sostenere il sistema immunitario dei più piccoli?
«Raccomando sempre l’importanza dello stile di vita. Partiamo quindi dal sottolineare l’importanza della dieta mediterranea, che prevede due-quattro porzioni a settimana di pesce e altrettante di carne bianca e uova, meno di due porzioni di carne rossa (preferibilmente in tagli magri) e meno di una porzione di carni lavorate: limitiamo quindi il consumo degli affettati, come il prosciutto cotto o il prosciutto crudo, generalmente graditi dai bambini ma che non sono certamente alleati della salute. Una buona alternativa alle proteine animali può essere la combinazione di legumi e cereali come fonte di proteine vegetali e lipidi».
E per quanto riguarda i carboidrati, come dobbiamo regolarci?
«Uno o due porzioni di pane, pasta, riso rosso o riso nero, couscous, farro, orzo o segale (anche non raffinato) possono fare parte della nutrizione quotidiana, così come due o più porzioni di verdure a pasto, che contribuiscono all’introito di vitamine e sali minerali. Ricordo che le patate sono dei tuberi: è quindi consentito inserire nella dieta settimanale la quantità di tre porzioni al massimo. Non dimentichiamo poi una porzione di frutta a pasto, cercando di variare la presenza dei diversi colori, per introdurre un maggior numero di antiossidanti».
Per una colazione invernale che li faccia partire “difesi” e con il piede giusto, che cosa consiglia?
«Una gustosa e sana colazione con pane e un velo di burro e marmellata sarebbe sicuramente una buona idea da far ritornare in voga. Yogurt e kefir possono essere introdotti dopo i 7-8 mesi del neonato, e contribuiranno sicuramente al benessere della flora intestinale dei nostri piccoli».
Buon cibo e buon sonno: gli alleati dei nostri bambini contro i malanni: seconda puntata
Dieta mediterranea a pranzo e cena, pane burro e marmellata ma anche yogurt e kefir a colazione: nella scorsa puntata abbiamo visto cosa mettere in tavola per aiutare i nostri piccoli a rafforzare il loro sistema immunitario e farsi trovare pronti a “combattere” l’influenza e i virus invernali. Ma quali sono i cibi che invece dovremmo evitare, se vogliamo ridurre le possibilità di ammalarci? E che altro dovrebbero sapere i genitori per preservare il più possibile la salute dei propri figli? Ci risponde la nostra pediatra di fiducia, la dottoressa Sabrina Camilli.
Nell’ottica di rafforzare il fisico in vista del freddo in arrivo, ci sono dei cibi che sarebbe meglio evitare?
«Bisognerebbe consumare raramente cibi ricchi di zuccheri e grassi non adeguati, i cosiddetti “grassi idrogenati”, molto presenti nei prodotti confezionati. In generale zucchero semolato, caramelle, pasticcini, succhi di frutta zuccherati e bibite analcoliche dovrebbero essere assunti in modica quantità e solo una volta alla settimana».
E per quanto riguarda il sonno come alleato della salute nei mesi invernali, ci sono dei consigli da dare ai genitori in merito?
«È una buona regola andare a dormire sempre alla stessa ora, per creare delle abitudini salutari. Nelle ore precedenti alla “nanna” dei nostri piccoli, bisognerebbe ridurre tutto quello che può favorire l’eccitazione del bambino: musica ad alto volume, tablet e cellulari in primis. Non si dovrebbe nemmeno tenere un volume alto della voce e sarebbe ottimo ridurre al minimo le discussioni. Se possibile, è buona norma cenare un paio di ore prima di mettere a dormire il bambino: ricaviamo poi il tempo di raccontare loro favole o storie che favoriscono l’addormentamento. È stato dimostrato che il sonno è fondamentale per il sistema immunitario: meno di 4/5 ore di sonno per notte aumentano di 4/5 volte la possibilità di contrarre anche un semplice raffreddore rispetto a bambini o adulti con un sonno notturno di circa sette ore. Ricordo sempre che i più piccoli hanno bisogno dalle 10 alle 14 ore di sonno, i ragazzi almeno otto ore».
Ci sono altre indicazioni che secondo lei è doveroso dare ai genitori?
«È importante, ribadisco, seguire uno stile di vita che includa una sana alimentazione, un’adeguata attività fisica, momenti di svago e di relax, un sonno adeguato e ristoratore. Penso che siano molto importanti anche le relazioni che i nostri bimbi e i nostri ragazzi hanno con coetanei e adulti. Non lasciamoli troppo soli in balia di Internet!». (continua)