Non c’è nulla di nuovo, solo una sterile protesta
«Le Sardine non sono niente di nuovo, sono una sterile protesta contro Matteo Salvini». Questo è il pensiero del leghista Mattia Roggero, 28enne assessore della giunta comunale di Alessandria. Abbiamo chiesto a Roggero, che è anche coordinatore provinciale giovani e vicecoordinatore nazionale della Lega giovani, di raccontarci come il suo partito vede l’appena nato movimento.
Roggero, Sardine sì o no?
«Sardine no. Ma prima di questo bisogna chiedersi: qual è la novità delle Sardine? Quello che abbiamo visto, tramite i video postati sui social, è un raduno di sostenitori del centrosinistra. È alquanto singolare che una piazza, composta da elettori che al momento fanno parte del governo, siano in piazza a manifestare contro il leader dell’opposizione. Una piazza al massimo contesta chi governa…».
Secondo lei finiranno in politica?
«Non ho la sfera di cristallo e non posso saperlo. Ma ripeto non ho visto una particolari novità, per questo credo che ritornino nei rispettivi partiti d’appartenenza. Dico quest perché nell’esperienza alessandrina molte persone presenti in piazza erano esponenti della sinistra cittadina. Non ho idea se diventeranno un partito. Forse la sinistra deve riscoprire una sua identità, ma questa è una domanda da fare ai loro elettori».
Molti dicono di rivedere un nuovo Movimento 5 Stelle, lei cosa ne pensa?
«Non c’è nulla di nuovo se non una sterile protesta nei confronti del nostro leader. Noi arriviamo da un weekend in diverse piazze, teatri e auditorium italiani dove abbiamo proposto degli spunti legati alle manovre economiche che riguardano quotidianamente i nostri cittadini. Ben diverse sono le azioni del nuovo governo che sta affossando partite Iva e imprenditori. Noi al governo abbiamo portato delle iniziative a sostegno degli imprenditori, delle piccole e medie imprese, e abbiamo fatto la “Flat tax” sotto i 60 mila euro, per citare alcune azioni. Ma pare che queste cose vengano scordate in un attimo. Chi si schiera con le Sardine non ha ben chiaro quali siano le esigenze della cittadinanza, e i numeri degli elettori lo confermano. In più mi viene da pensare: quando la Fornero ha aumentato l’eta pensionabile dov’erano le Sardine e il centrosinistra?».
«Non faremo un partito e non ci sarà una candidatura. Continueremo a riempire le piazze e a lanciare i nostri messaggi di antifascismo, antirazzismo, contro l’odio verbale e per arginare Salvini» ha detto Mattia Santori, uno dei quattro ideatori. Ma, secondo lei, paradossalmente le Sardine stanno giocando a favore del vostro leader?
«L’unica cosa che gioca a favore nostro sono la concretezza delle proposte, i nostri militanti, anche giovani, l’attivismo sul territorio e una politica sana. La gente è stufa di sentire solo parole, ma vuole i fatti. Noi quando siamo stati al governo lo abbiamo fatto. Poi per un “gioco di palazzo” si è deciso di cambiare gli equilibri in parlamento, senza chiedere nulla agli elettori. Mi auguro che nel 2020 si riesca di nuovo a ristabilire le maggioranze. I numeri lo confermano: la Lega che ha percentuali sopra il 35% e il centrodestra unito supera il 50%. Quindi dobbiamo ritornare al governo. Chi ha voltato le spalle sono stati loro e la loro politica che è stata distante dai cittadini. Noi non abbiamo mai perso occasione per riempire delle piazze, girare le periferie e i sobborghi, fare gazebo, avere un movimento giovanile forte. Per noi non è una novità, lo è per loro…».
«Chiediamo di ripensare il Decreto sicurezza. C’è bisogno di leggi che non mettano al centro la paura»: è un altro messaggio del movimento. Cosa risponde?
«Rispondo che il Decreto sicurezza è stata una risposta alle esigenze ai tanti cittadini che erano stufi di vedere immigrazione incontrollata e senza regole, dove alla fine non cera nessun tipo di vera integrazione. Il decreto è stato uno dei punti cardine del nostro partito quando era al governo».
Trova un punto positivo in questo movimento?
«Diventa difficile trovare una cosa positiva in qualcosa che non è nuova, anche solo guardando la piazza alessandrina. Forse qualcuno ha riscoperto un’identità di centrosinistra. Mi sembra davvero difficile trarre delle conclusioni positive».
speciale a cura di Alessandro Venticinque