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Tutto il bello di fare il bene

Il contrappello di Paolo Massobrio

Nell’articolo di Avvenire pubblicato mercoledì ho parlato di cooperazione, spesso favorita da sacerdoti illuminati, come monsignor Adriano Vincenzi, che ci ha lasciati pochi giorni fa. Fu lui ad ispirare la nascita del Festival della Dottrina Sociale a Verona nel 2010. A conclusione della IX edizione, lo scorso novembre, il suo ammonimento più incisivo è stato: «Occorre tanta gente che fa bene quello che deve fare, non è il momento degli eroi». Perché è solo lavorando insieme che si comprende che l’azione deve essere determinata dal bene comune e che si deve evitare “Lo scontro tra i migliori”, che spesso si rivelano incapaci di aggregarsi. Nel mondo della ristorazione c’è però un esempio virtuoso che voglio ricordare: Matteo Baronetto, chef del Cambio di Torino, ha creato una nuova Academy con la Piazza dei Mestieri, realtà nata nel solco della Dottrina Sociale della Chiesa, che da 15 anni sostiene i ragazzi più deboli della società. Così nel suo locale sono già entrati 13 allievi della Piazza a lavorare come apprendisti: un modo per creare valore sociale e culturale aggiornato alle esigenze contemporanee.

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