Risonanze
Il 28 maggio 2021 non è stato un giorno qualsiasi per la storia dell’Istituzione musicale pubblica per eccellenza della Città di Alessandria. Dopo i lunghi mesi dell’emergenza pandemica, come a rimarcare un desiderio di vitalità che non è mai venuto meno ma che, certo, è stato complesso da gestire sotto l’aspetto didattico-organizzativo, il Conservatorio “A. Vivaldi” ha celebrato il proprio ritorno concertistico ufficiale “dal vivo” schierando la compagine che più di tutte rappresenta lo spirito di coesione, l’armonia, la bellezza e la forza dell’insieme nella valorizzazione di ogni singola componente strumentale: l’Orchestra Sinfonica.
L’appuntamento – nell’ambito del progetto “Cantiere Vivaldi 2020/2021 con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria – era al pomeriggio presso il Teatro Alessandrino e, pur con vistosi contingentamenti dei posti disponibili (in conformità con le vigenti norme anti-pandemiche per gli spettacoli dal vivo), il concerto è risultato un momento felice, un inno alla fiducia e un riconoscimento delle qualità interpretative dei giovani musicisti del Conservatorio, condotti dalla sapiente mano del Direttore d’Orchestra Marcello Rota. Dopo le brevi introduzioni con i saluti a cura del Presidente del Vivaldi, Renato Balduzzi, e del Direttore Gianni Gioanola, seguite dall’Inno Nazionale ascoltato in piedi da tutti i presenti, il programma è entrato subito nel vivo con alcune scelte di repertorio davvero accattivanti, ispirate in particolare alla produzione italiana e francese degli ultimi due secoli.
Sono state eseguite composizioni sinfoniche di G. Faurè (la celeberrima “Pavane” op. 50), di O. Respighi (“Antiche arie e danze per liuto Suite n. 1”), di B. Britten-G. Rossini (“Soirées Musicales” op. 9). A queste vanno aggiunte due interessanti composizioni per strumento solista e orchestra: la “Elegia e Tarantella” per contrabbasso e archi di G. Bottesini (1821-1889) che ha visto la solista Giulia Scarone cimentarsi con bravura ed espressività in un’interpretazione che nell’Elegia è stata particolarmente lirica e convincente (considerando anche la difficoltà di “gestire” in modo solistico uno strumento normalmente non utilizzato per questo scopo) e, passando all’altro brano, il famoso “Concerto per flauto e orchestra” di J. Ibert (1890-1962).
Relativamente a questa composizione – una delle più difficili del repertorio flautistico, scritta da un musicista che meriterebbe di essere ben valorizzato anche per i suoi legami con l’Italia, essendo stato il Direttore dell’Accademia di Francia a Roma dal 1937 al 1960, tranne gli anni della guerra (cfr. www.villamedici.it/direttori/ibert-jacques) – si è rimasti ammirati dal talento, dal carattere e dall’eccellenza interpretativa della giovane flautista Michela Di Mento che con l’Orchestra Sinfonica del Vivaldi ha intessuto un dialogo di rara bellezza nei tre movimenti (Allegro-Andante-Allegro scherzando) in cui è articolato il Concerto.
La sapienza nel conferire al fraseggio – sia negli episodi energici, che in quelli trasognanti, o focosi o di particolare struggenza – la padronanza tecnica e la sublimità richiesta ha reso convincente sotto tutti i punti di vista la prova di questa giovane flautista nata nel 2000 a Spadafora (Messina), iscritta al 1° anno del Corso di Laurea Magistrale di flauto al Conservatorio Vivaldi, sotto la guida del maestro Stefano Parrino.
Il Concerto Sinfonico del 28 maggio – trasmesso online sul canale YouTube “Conservatorio Vivaldi Alessandria”, mercoledì 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica – rappresenta dunque un obiettivo pienamente conseguito, a riprova della qualità didattica di questa Istituzione alessandrina e delle sue tante proposte concertistiche di prim’ordine che ci auguriamo possano sempre più celermente riprendere nella forma “dal vivo”: quella di massima espressività e coinvolgimento emotivo con il pubblico.
Guido Astori
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