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Marie Minuto Ighina/2

“Mi ricordo…” a cura di Flavio Ambrosetti

(Prosegue dallo scorso numero)

Marie Minuto, rimasta vedova, pur addolorata, iniziò un’intensa attività: divenne protettrice degli animali abbandonati. Si occupò di turismo, di salvaguardia dei beni storici, architettonici e ambientali. Fu nominata Ispettrice onoraria della Soprintendenza del Piemonte, con sede a Palazzo Carignano (nella foto), lo stesso palazzo del primo Parlamento che nel 1861 proclamò l’Unità Italiana con re Vittorio Emanuele II.

Quante gite d’istruzione ho accompagnato in questa storica sede! La signora, benché cugina di Pertini e partigiana col nome di battaglia “Stella”, assunto dal nome del paese natale del cugino antifascista e in seguito Presidente d’Italia, in privato manifestava simpatia per i Savoia, in particolare per Umberto II, ultimo Re d’Italia che visse e morì in terra d’esilio a Ginevra nel 1983, assistito da Maria José e dalla principessa Maria Gabriella. Ebbi modo di incontrare Maria Gabriella di Savoia in Alessandria, alla presentazione di un album fotografico su Casa Savoia, quando venne accolta dal sindaco Francesca Calvo. Torno all’opera della signora Ighina.

Si recava col treno Ovada-Alessandria dal Prefetto e a lui presentava le sue varie pratiche ecologiste e ambientali. Era anche, mi hanno detto, un’ottima cuoca per ospiti, per sé si accontentava di poco (fonte del ricordo il fu professor Agostino Pastorino, docente dell’Università di Genova). Fu paladina di Ovada e dell’Alto Monferrato ovadese e della valorizzazione dei vini doc del riconoscimento dei quali fu la promotrice, coinvolgendo il cugino Presidente Pertini, del quale riferiva alla Prefettura. Frequenti i suoi rapporti con ministri: Adolfo Sarti, Ministro del Turismo, onorevole professor Giovanni Sisto che sosteneva con una pubblicazione: “Alessandria Provincia Turistica”.

Ai tempi della costruzione del nuovo ospedale ovadese collaborò con l’assessore regionale Angelo Armella, novese, in precedenza Presidente della nostra Provincia. Un impegno generoso che merita il ricordo. Tra le iniziative ecologiste la battaglia pacifica anti-Mammut, azienda potenzialmente inquinante che si voleva insediare nel comune di Urbe presso le sorgenti dell’Orba. Le riunioni preparatorie si tennero presso i Padri Scolopi, con successiva marcia da Ovada ad Alessandria e raduno dei manifestanti in piazza della Libertà, davanti alla Prefettura. Una rappresentanza di amministratori locali e regionali tra i quali ricordo l’onorevole Carla Nespolo, ora venuta a mancare, e consiglieri regionali.

Altra iniziativa ecologista fu intrapresa contro l’insediamento Cromium a Masone (ricordo il sindaco di Masone di allora, purtroppo recentemente mancato, Imo Ottonello, che dialogò con i manifestanti) presso le sorgenti dello Stura che, a Ovada, confluisce col fiume Orba, e attraversa quasi tutto il territorio provinciale fino a Bosco Marengo. Un inquinamento alle sorgenti dello Stura si annunciava come un gravissimo pericolo ambientale.

La Ighina, la cui salute era cagionevole, seguì col solito impegno la vicenda ma non poté partecipare alle manifestazioni pubbliche; compilò tuttavia un libro bianco sugli articoli di stampa, in collegamento con Lorenzo Bottero corrispondente della “Stampa” di Torino, e con Bruno Mattana, giornalista per il “Secolo XIX” di Genova e direttore di una rete televisiva, “Tele Ovada”, poi confluita in “Telecity”, emittente provinciale e anche regionale. (In Tele Ovada personalmente tenevo una rubrica, “Il Pensierino”, in diretta serale).

(continua)

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