Dalle comunità
La chiesa di Sant’Anna in Frugarolo, risalente al XVI secolo, sorge nel centro dell’abitato, caratterizzata da una facciata con lesene e archi in mattoni a vista e intonaco nelle parti sfondate e decorata da un affresco rappresentate una scena della vita di Cristo. L’interno, con abside semiesagonale, si articola in tre navate divise da possenti colonne. Nel Settecento intervengono inoltre numerose maestranze piemontesi per affrescare le volte.
L’ultimo intervento, databile ai primi decenni del ‘900, è l’ampliamento della sacrestia con un piccolo corpo aggiunto, facilmente riconoscibile in quanto di altezza inferiore rispetto al resto dell’edificio, che è stato l’oggetto dei lavori di consolidamento appena conclusi, coordinati dall’Ufficio Beni culturali della Diocesi e sostenuti dai contributi elargiti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Le cause dei dissesti, che si sono manifestati con grandi fessurazioni, sono da ricercarsi in un cedimento del piano di fondazione del corpo, ciò a causa di un’infiltrazione di acqua proveniente dalla perdita di un tubo pluviale.
Una volta eliminata l’infiltrazione d’acqua i movimenti si sono assestati e ciò ha consentito di iniziare i lavori: dopo aver smontato il tetto in modo da scaricare le murature portanti, è stato eseguito uno scavo, sui due lati interni ed esterni della costruzione, della profondità sufficiente a giungere al piano di fondazione. Successivamente sono stati posti in opera micropali trivellati iniettati di apposita malta ad alta pressione in modo da realizzare il cosiddetto “effetto radice” mediante l’espansione della malta nel terreno circostante al palo. In seguito è stata realizzata la sottomurazione in cemento armato collegata tramite armature in acciaio alle teste dei micropali. Infine, c’è stata la fase di consolidamento delle murature perimetrali attraverso la tecnica dello “scuci-cuci”, il rifacimento completo del tetto del fabbricato con la nuova orditura lignea, l’intonacatura interna ed esterna con materiale deumidificante, il rifacimento del pavimento con il relativo sottofondo e, in adeguamento alla vigente normativa, dell’impianto elettrico e di quello idro-sanitario.
«Gli abitanti di Frugarolo sono grati per l’intervento, perché permette di utilizzare al meglio questa chiesa, che viene abitualmente utilizzata per le Messe feriali e per gli incontri di preghiera di piccoli gruppi. Nel periodo invernale è particolarmente prezioso avere uno spazio di questo tipo: raccolto, suggestivo e, soprattutto, più facile da riscaldare» afferma don Giuseppe Biasiolo (per tutti, don Biagio, nella foto a sinistra), parroco di Frugarolo e Bosco. Oltre a questo, è da sottolineare l’ulteriore contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria per il restauro della cella campanaria con il rifacimento di tutta la componente meccanica ed elettrica delle campane stesse.
«Il richiamo delle campane risulta particolarmente efficace nell’invitare i fedeli a prendere parte alle funzioni religiose. Si tratta di un patrimonio storico, artistico e devozionale che abbiamo ricevuto, e che abbiamo il dovere di tramandare ai posteri» commenta don Biagio, che conclude così: «Ringrazio sentitamente l’Ufficio Beni culturali della Diocesi, nella persona del suo direttore professor diacono Luciano Orsini, e la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, nella persona del suo presidente Luciano Mariano, per il sostegno al progetto. Aggiungo anche che non mancherò di celebrare una Messa in suffragio dei benefattori defunti della Fondazione stessa, domenica 8 maggio alle 11.15 nella chiesa parrocchiale di Frugarolo».
E. G.