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La Recensione – Joaquín Navarro-Valls

Un anno fa morì Joaquín Navarro-Valls, che potremmo definire il volto televisivo del pontificato di san Giovanni Paolo II. Del Papa polacco egli fu in effetti amico sincero e fidato collaboratore, ricoprendo dal 1984 al 2006 la carica di direttore della Sala Stampa della Santa Sede. Spagnolo, nato nel 1936, psichiatra prima e giornalista poi, membro numerario della Prelatura dell’Opus Dei, viene ora ricordato da amici ed estimatori in Joaquín Navarro-Valls. Ricordi, scritti, testimonianze (Ares, pp 150, euro 19, con apparato fotografi co). Il volume, curato dal medico Paolo Arullani, collega di Navarro alla “Rome Biomedical Campus University Foundation” (cui sono destinati i proventi del libro), è concettualmente diviso in due parti. Nella prima parte sono raccontate testimonianze sul defunto: il cardinale Stanisław Dziwisz (arcivescovo emerito di Cracovia), Gianni Letta (ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri), Beatrice Lorenzin (deputata), gli imprenditori Sergio Marchionne e Mario Moretti Polegato. Emerge il ritratto d’una persona tutto d’un pezzo: egli «non si è mai preoccupato di apparire un “uomo scomodo”, al punto che in più di un’occasione, si sarebbe presentato a degli incontri su temi molto delicati, tenendo in tasca una “lettera di dimissioni”, a riprova che in ambito professionale era sempre pronto a fare un passo indietro e a non cedere a compromessi sui suoi principi». Nell’altra parte sono riportate alcune conferenze dello stesso Navarro. In una di esse si sofferma sulla figura del leader, che «presenta sempre una promessa di futuro» ispirando fiducia: «Saper far convogliare la volontà di molte persone verso un unico obiettivo, saper portare sempre le considerazioni altrui verso un’intesa decisiva, è questo quanto possiamo realmente definire come espressione corretta di una leadership consolidata». Non mancano le note umoristiche. Quando il portavoce chiedeva al Papa come si sentisse, egli rispose: «Non lo so, non ho ancora letto i giornali». Oppure: «Per sapere della mia salute, leggo tutti i giorni quello che dice il dottor Navarro!». Innata signorilità, sperimentata professionalità, benevola serenità, filiale attaccamento alla Chiesa e alla Santa Sede, convinta determinazione: sono questi i tratti che emergono leggendo il libro dell’indimenticato Navarro-Valls.

Fabrizio Casazza

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