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Pan&Vino – Bicchiere mezzo pieno

Il crescente successo di manifestazioni quali Golosaria nel Monferrato o il sempre più imponente palcoscenico internazionale di Vinitaly (oramai senza eguali al mondo) confermano lo stato di salute in netto miglioramento della nostra economia agricola, enoica in particolare, con produzione e consumi che fanno ben sperare per i decenni a venire. E proprio sul fronte del consumo si percepisce che è il miglioramento diffuso dell’educazione enogastronomica a costituire il traino principale di tali fenomeni positivi.

Insomma, si può finalmente cominciare a parlare di cultura del cibo e del vino, al pari di altre ben più consolidate categorie come l’arte (intesa in senso stretto, giacché anche ciò che nasce in vigna e si trasforma in cantina è un’arte, se ne è “alto” il risultato) o la musica. Non solo siamo un Paese di santi, poeti, navigatori e artisti, ma siamo un popolo che oggi sa anche riconoscere criticamente l’eccellenza di ciò che produce. E stupisce, con grande soddisfazione, il fatto che a migliorare siano soprattutto le piccole e medie realtà, quelle aziende a conduzione familiare che sono arrivate a produrre autentici capolavori. Ad avere (tanta) stoffa nei calici sono, ad esempio, la Malvasia Greca, antico e raro vitigno bianco del Monferrato recuperato e valorizzato dalla famiglia Casalone (www.casalone. com; tel.0131 741280) in quel di Lu (AL): ricco e intenso al naso (fiori e pesca), in bocca è armonico ed elegante.

Eccelsa è poi la vendemmia tardiva delle stesse uve (fine settembre), cui seguono 24 mesi di affinamento in barrique di ciliegio, contraddistinta da profumi di miele e da opulenza e dolcezza misurata al palato. Oppure quella straordinaria Barbera d’Asti Superiore Nizza che Daniele Chiappone (Erede di Chiappone Armando, tel. 0141 721424) produce a Nizza Monferrato (AT) e che ha battezzato “Ru”: piccoli frutti rossi al naso (mora e ciliegia) e struttura solenne in bocca (persino accenni al cacao). A proposito, in questo weekend non perdetevi “Il Giro del Nizza”, il tour tra cantine che valorizza questa recente Docg, la quale sta regalando sempre maggiori soddisfazioni in tema di Barbera. Quando in Italia si fa squadra non ce n’è veramente per nessuno, con buona pace di taluni Paesi invidiosi. E se iniziamo a considerare il bicchiere mezzo pieno… Prosit!

Roberto Formica

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