IL DOPO ELEZIONI
Europa e Piemonte: tra affluenze e scadenze
Europa: ecco come è andata negli altri Paesi
In Germania, con un’affluenza del 62%, Cdu e Csu di Angela Merkel restano al primo posto (28,9%). Mentre avanzano i Verdi che conquistano il secondo posto con il 20,5% delle preferenze. In Francia, con affluenza al 51%, vince la lista sostenuta da Rassemblement National, il partito di estrema destra di Marine Le Pen (23,31%). Sconfitta la lista Lrem-MoDem del presidente Emmanuel Macron con il 22,41%. Le due liste porteranno così 23 membri al Parlamento europeo. Alle Europee in Spagna si conferma il successo netto dei socialisti del Psoe di Pedro Sanchez (32,8%), che gli varrà 20 seggi all’Eurocamera. Ben 12 punti indietro i popolari (20,1%). Saranno tre i seggi a Strasburgo per il partito di ultradestra Vox (6,2%). In Gran Bretagna vince il nuovo partito sulla Brexit di Nigel Farage (31,71%) davanti ai liberaldemocratici (18,55%) e il partito laburista (14,05%). Solo quinto il partito conservatore di Theresa May (8,71%). Nella tornata elettorale europea il Belgio (89%) è il Paese dell’Ue con la più alta affluenza, fanalino di coda la Slovacchia con il 23%. In Ungheria Viktor Orbán, primo ministro e leader del partito sovranista Fidesz, ottiene 13 seggi con il 52,33%. Indietro il centrosinistra della Coalizione Democratica che non raggiunge il 17%. In crescita anche l’affluenza (41%) per la media ungherese.
Gli alessandrini in europa
Sul fronte europeo grande flop per gli alessandrini. L’unica rieletta è Tiziana Beghin del M5s. Nessun eletto tra i candidati del Pd, grande delusione per Daniele Viotti, e nemmeno per la Lega dove Vittoria Poggio non ce l’ha fatta nonostante le tremila preferenze prese a Torino e le 1500 in Lombardia.
Consiglio regionale del Piemonte: ecco i prossimi passi
Le proclamazioni della giunta regionale avverranno tra il 3 e l’11 giugno. La prima proclamazione sarà quella del presidente della Giunta regionale, del suo “listino”, e del candidato presidente che ha ottenuto il numero di voti immediatamente inferiore. Si prosegue con la nomina della Giunta regionale del neo presidente, entro 10 giorni dalla proclamazione. La Giunta è composta da un massimo di 11 assessori, di cui uno assume la carica di vicepresidente. Possono essere nominati non più di tre assessori esterni. L’insediamento ha luogo il primo giorno non festivo della terza settimana successiva al completamento delle proclamazioni. Si procede poi all’elezione dell’ufficio di presidenza del consiglio composto da presidente, due vicepresidenti e tre segretari. L’ufficio di presidenza deve essere composto in modo da assicurare la rappresentanza delle minoranze, pertanto un vicepresidente e un segretario dovranno essere espressi dalle minoranze. L’elezione del presidente del consiglio ha luogo a scrutinio segreto a maggioranza assoluta. Successivamente, a scrutinio segreto, si procede all’elezione dei consiglieri segretari. I gruppi consiliari si costituiscono entro quattro giorni dalla prima seduta. Nei giorni successivi alla costituzione dei gruppi consiliari, si costituiscono le commissioni permanenti, la Giunta per il Regolamento e la Giunta per le elezioni, le ineleggibilità, le incompatibilità e le insindacabilità, e si procede al loro insediamento.
Gli alessandrini in Regione
Il Consiglio regionale di Palazzo Lascaris sarà composto da 33 consiglieri di centrodestra, compreso il presidente, 13 di centrosinistra e cinque del Movimento 5 stelle. Saranno invece quattro i consiglieri alessandrini in Regione: due della Lega Daniele Poggio e Marco Protopapa; per il Pd Domenico Ravetti e Sean Sacco per il M5s.