Quattro punti da seguire per la confessione individuale
Si concede il dono di speciali Indulgenze ai fedeli affetti dal morbo Covid-19, comunemente detto coronavirus, nonché agli operatori sanitari, ai familiari e a tutti coloro che a qualsivoglia titolo, anche con la preghiera, si prendono cura di essi». È quanto si legge nel Decreto della Penitenzieria apostolica pubblicato venerdì 20 marzo e firmato dal cardinale penitenziere maggiore Mauro Piacenza e dal reggente, monsignor Krzysztof Nykiel.
Per avere l’Indulgenza plenaria, i malati di coronavirus, chi è sottoposto alla quarantena, gli operatori sanitari e i familiari potranno anche recitare il Credo, il Padre nostro e una preghiera a Maria. Gli altri potranno scegliere tra varie opzioni: visitare il Santissimo Sacramento o l’adorazione eucaristica o la lettura delle Sacre Scritture per almeno mezz’ora, oppure la recita del Rosario, la Via Crucis, o la recita della Coroncina della Divina Misericordia, chiedendo a Dio la cessazione dell’epidemia, il sollievo per i malati e la salvezza eterna di quanti il Signore ha chiamato a sé.
In una nota a parte monsignor Nykiel aggiunge: «La confessione individuale rappresenta il modo ordinario per la celebrazione di questo sacramento, mentre l’assoluzione collettiva, senza la previa confessione individuale, non può essere impartita se non laddove ricorra l’imminente pericolo di morte, non bastando il tempo per ascoltare le confessioni dei singoli penitenti, oppure una grave necessità, la cui considerazione spetta al Vescovo» (leggi anche l’intervista a monsignor Guido Gallese).
Sulle confessioni individuali il decreto spiega in quattro punti come fare.
- 1. Preparati per entrare in dialogo con Lui. «Entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto» (Mt 6,6). Inizia la tua preghiera con il segno di croce.
- 2. Fai l’esame di coscienza. Fermati per qualche minuto a fare l’esame di coscienza e ascolta nel silenzio del cuore. – Cosa è successo dall’ultima confessione? Come mi sono difeso dalle logiche del mondo che mi indicano la vanità, le cose basse, i vizi, la superbia, ecc. ?
- 3. Chiedi scusa. Con cuore «affranto e illuminato» (Sal 50,19) chiedi perdono per i tupi peccati: “Scusami Signore per le mie mancanze, per aver…”. Recita la preghiera dell’Atto di Dolore e promettigli: “Dopo mi confesserò, ma perdonami adesso”.
- 4. RendiGli grazie. Così tornerai alla grazia di Dio. Proclama con la tua bocca la sua lode recitando un’Ave Maria. Termina così come hai iniziato, con il segno di croce, e ringrazia il Signore, perché ti ha ascoltato (cf Gv 11,31).