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Nutrirsi in quarantena

I consigli della nutrizionista Emma Balsimelli

La quarantena ci ha fatto riscoprire tutti grandi chef, ma soprattutto tutti grandi assaggiatori professionisti. In rete spopolano i meme ironici sulla carenza di lievito nei supermercati, segno che pane, dolci e panificati vari vengono prodotti compulsivamente nelle nostre case per sfuggire alla noia ma anche alla fame nervosa. La riscoperta delle ricette tradizionali e della dieta mediterranea è un bellissimo segnale, ma oltre a sfornare manicaretti è bene che le persone sappiano come nutrirsi in maniera corretta e soprattutto utile a mantenere un buon livello di salute complessiva. Abbiamo chiesto dei consigli a Emma Balsimelli,(nella foto), nutrizionista, educatrice nutrizionale nelle scuole e autrice del libro “Quanto ti vuoi bene?: 365 consigli per uno stile di vita sano”.

Posto che non esiste una ricetta magica, ci aiuterebbe a capire di cosa abbiamo bisogno per rafforzare il sistema immunitario, in termini di alimentazione?
«Per rafforzare il sistema immunitario le vitamine di cui abbiamo bisogno sono la A, C, E e D, per alcuni micronutrienti come zinco e selenio e per i probiotici per il nostro intestino. Molti studi scientifici ci portano all’attenzione il fatto che la vitamina C può prevenire o alleviare i sintomi di infezioni causate da batteri e virus. Per l’assunzione di questa vitamina, ecco un consiglio pratico: il peperone ne contiene fino a tre volte di più di arance e mandarini, ma la cottura ne distrugge fino al 70%. Per questo motivo, meglio consumarli freschi in insalata con un filo di olio extravergine di oliva piuttosto che ripieni, cotti al forno o nella peperonata.La vitamina D, oltre alla sua efficacia nel rafforzare le ossa, ha effetti anche anti-infiammatori e protettivi. Lo zinco è un importante cofattore del nostro sistema immunitario che si trova, ad esempio, nel pesce e nei funghi. Non vanno dimenticati poi i probiotici come beta-glucani e batteri che si trovano ad esempio nello yogurt bianco intero e nel kefir».

E quali sono gli alimenti che dobbiamo consumare con regolarità?
«Nella nostra alimentazione non dovrebbero mai mancare i semi oleosi e i cereali integrali. Le mandorle e le noci ci regalano ad esempio la vitamina E, preziosa per l’effetto sui linfociti, potenziato dalla presenza del coenzima Q10 e del betaglucano: si tratti di composti che si trovano in buone concentrazioni anche nei cereali integrali non privati del germe. Una porzione al giorno di cereali integrali come orzo, riso integrale e farro, vanno compresi anche i fiocchi da colazione, e due cucchiai di semi oleosi, aiutano anche a raggiungere un buon apporto di amminoacidi solforati, fondamentali per la regolazione della risposta immunitaria».

Nei condimenti possiamo trovare degli alleati?
«Certamente: per fronteggiare gli attacchi di virus e batteri le spezie, in particolare curcuma, zenzero cumino e peperoncino possono essere di grande aiuto. Impreziosite i vostri piatti con aglio, cipolla, rafano, scorza di limone e senape e aromatizzateli con erbe aromatiche come menta, timo e origano: sono ottimi “disinfettanti” naturali».

Ci sono alcune buone abitudini che possono “rafforzarci” nella nostra routine alimentare?
«La giornata dovrebbe sempre iniziare con una colazione abbondante: se si sgranocchia velocemente solo un biscotto, si manda al corpo un segnale d’allarme, come a dire che c’è scarsità di cibo, e questo lo sollecita a rallentare le sue funzioni per risparmiare energia e immagazzinare più calorie possibili. Si tratta di un meccanismo atavico di sopravvivenza durante i periodi di carestia che risulta molto controproducente quando il cibo abbonda. La giornata poi dovrebbe essere scandita da cinque pasti: colazione, spuntino, pranzo, merenda, cena. A parità di calorie, studi scientifici hanno dimostrato che dividere la razione giornaliera in più pasti favorisce il metabolismo. Dato che i disturbi del sonno provocano alterazioni a livello dei circuiti neuro-ormonali che regolano il senso della sazietà, è fondamentale dormire almeno sette ore a notte».

Zelia Pastore

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