“100 anni fa” di Carlo Re
La Libertà n° 18 del 5 maggio 1922, su due colonne e mezza il titolo “Bolscevismo in frak“. Il Comunismo italiano è liquidato e liquidatori davanti al tribunale della storia sono i bolscevichi russi, venuti a Genova per partecipare ai lavori della Conferenza Internazionale, che ha tolto a questi bravi ragazzi scrupolosamente rublificati, le ultime illusioni […] I Comunisti italiani accorsi a Genova per mettersi a disposizione dei fratelli e padroni russi devono aver masticato amaro […] I rappresentanti russi hanno accettato di riconoscere i crediti esteri verso la Russia […] Cicerin ha offerto all’incanto la Russia con un dolce “vieni meco” al capitale straniero […] e stupito delle festose accoglienze che il popolo italiano fa al suo Re sentenzia: «Si comprende che Vostra Maestà è veramente un “Piccolo Padre” per il suo popolo», e Vittorio Emanuele ha sorriso e, da Re avrà stretto le mani comuniste che si tendevano (forse fra sé pensando all’altro “Piccolo Padre” massacrato nella sua patria) […] Un grido potrebbe sgorgare dal cuore «Evviva Cicerin» ma gridiamo piano, se ci sentono i comunisti italiani potrebbero proclamare uno sciopero generale.
Risveglio cristiano. Abbiamo avuto il piacere di celebrare il 1° maggio in una sala di società socialista, davanti a una massa di socialisti di antico stampo, in un Comune retto da socialisti […] Noi parliamo di Dio e di religione e ne otteniamo consensi […] Miglior commemorazione di un primo maggio cristiano.
Saluto dell’amministratore apostolico. L’Arcivescovo di Genova volle recarsi da noi per condividere la gioia nella solennità della Salve. Dopo la solenne processione nel pomeriggio di domenica, prima di impartire la benedizione col Ss. Sacramento rivolgeva la parola del cuore al popolo che stipava la Cattedrale.
Cronaca. È vivamente lamentata l’insufficienza delle carrozze di 2a classe sui treni Alessandria-Savona e Alessandria-Cavallermaggiore.
L’agenzia delle imposte. Comunica che sono tenuti a presentare la dichiarazione del loro patrimonio entro il 30 giugno, tutti coloro che al 1° gennaio 1920 hanno raggiunto il valore reale di lire 50.000.