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Una Cittadella andalusa: l’Alcazaba di Malaga

Arte in vacanza

Ai piedi del Castello di Gibralfaro (la fortezza ad essa legata dalle mura di cinta), ad accogliere i visitatori di Malaga c’è l’Alcazaba, il palazzo-fortezza che domina la città e il cui nome in arabo significa “cittadella”.

È parte dell’insieme storico artistico più emblematico della città insieme al Teatro Romano, da cui vi si accede, nonché una delle opere islamiche più importanti conservate in Spagna.
Questa Cittadella ha più di 1200 anni di storia: era il palazzo fortificato dei governanti durante il periodo di dominazione musulmana della città. Nonostante vi siano ancora dei resti del X secolo o di epoche precedenti, a dare il via alla sua grande trasformazione fu Badis, re della dinastia Ziri di Granada nell’XI secolo, quando Malaga si trasformò nel regno di Taifa, indipendente dal califfato di Cordova.

La parte più suggestiva e caratteristica dell’Alcazaba sono gli appartamenti di corte, formati da tre cortili consecutivi. Il primo è il Patio de los Surtidores (cortile dei getti d’acqua), dove è visibile una fuga d’archi originale dell’epoca dei califfi nei Cuartos de Granada e appartiene al primo palazzo costruito da re Badis nell’XI secolo. Qui è visibile anche il Pabellón de los Arcos Lobulados (padiglione degli archi lobulati) del Palazzo Taifa, con archi esclusivamente decorativi e non strutturali.

La finalità di questo edificio, che ricorda l’arte del periodo del califfato, potrebbe essere quella di voler dotare di una maggiore rilevanza politica questa zona del palazzo, associandola al potere del califfato di Cordova. Da qui si accede alla Torre de la Armadura mudéjar (torre dell’armatura mudéjar), risalente al Sedicesimo secolo, che presenta sul soffitto una bellissima armatura di legno, originale dell’epoca.

Il Patio de Los naranjos (cortile degli aranci) con due cisterne d’acqua, dà accesso all’interno della zona residenziale, mentre infine il Patio de la Alberca o del Arrayàn (cortile della cisterna o del mirto) ha un’unica grande cisterna centrale in cui le acque riflettono la luce del sole all’interno dell’edificio come uno specchio, ricordando anche in questo modo l’architettura del califfato.
All’estremità nord fu costruita una torre belvedere, da cui si può ammirare un panorama spettacolare della città di Malaga. Trovate tutte le informazioni e gli orari di apertura sono disponibili sul sito internet alcazabaygibralfaro.malaga.eu.

Francesca Frassanito

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