Madonna della Salve 2022: le parole del vescovo Guido
«Carissimi fratelli e sorelle, distinte autorità, carissimi confratelli nel sacerdozio, carissimi ammalati, e tutti voi che siete qui per festeggiare la Madonna della Salve. Quando Israele è andato in esilio a Babilonia, dopo un bel po’ di decenni è ritornato. Dire “tornato” è un eufemismo, perché quelli che sono andati non sono rientrati, ma hanno fatto ritorno i loro figli. Quando sono arrivati a Gerusalemme il Tempio era distrutto, ma nei locali del Tempio hanno trovato i rotoli della Parola di Dio, della Legge. Li hanno letti alla presenza del popolo, dal mattino presto, hanno lodato Dio e benedetto il Signore, ed erano commossi per questo.
Devo dirvi che, uscendo sulla piazza con la Madonna della Salve e vedendo voi, mi sono commosso, perché mi sembrava fossimo in esilio da tanto tempo… Sono passati tre anni (sorride). Mi sembrava che mancasse questa festa, mancasse l’incontro con la Madonna a noi così cara, mancava questo incontro con lei. Grazie a Dio perché oggi siamo qui e possiamo gioire nel festeggiare Maria. E grazie a tutti voi che siete qui, che portate nel cuore le vostre vite, le vostre gioie, le vostre speranze, le vostre fatiche. Grazie per esserci.
Abbiamo ascoltato in questo Vangelo, che è stato proclamato, che lo Spirito Santo, Gesù dice: “Vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future”. Queste parole sono tratte dal capitolo 16 di Giovanni, e Gesù le ha dette nell’ultima cena, prima di morire. È chiaro che non si tratta di qualcosa di nuovo, la rivelazione del Signore è stata data. Ma dentro questa rivelazione abbiamo da conoscere e scoprire tante cose. E credo che siamo giunti, in questo tempo, a farci parlare dallo Spirito Santo, perché porti a tutti la verità. A tutti la verità… ne abbiamo bisogno. In questo tempo di smarrimento, in cui l’uomo in modo particolare ha potuto fare esperienza della sua impotenza di fronte alla pandemia, della sua impotenza di fronte a una guerra che ci è vicina.
La fatica di vivere queste situazioni che non vorremmo, e che volentieri cancelleremmo oggi stesso con un cancellino dalla storia… se potessimo, lo faremmo volentieri. Siamo tutti dei cercatori di senso, in un tempo difficile. Lo siamo sempre, perché di fronte alle difficoltà della vita siamo sempre in cerca di un senso, soprattutto quando siamo in difficoltà, toccati dalla malattia, dal lutto, dai problemi economici. Siamo cercatori di senso e abbiamo bisogno di tornare alla verità. Quella verità che ci è venuta attraverso il Verbo di Dio fatto uomo, che ha detto: “Io sono la via, la verità, la vita”. O Maria, nostra Madre dolcissima, noi oggi siamo qui davanti a te.
Te che sei la Mamma di Gesù, la Madre del Verbo di Dio fatto uomo. Ascolta i nostri cuori, le nostre suppliche, le nostre preghiere. Fa’ che possiamo conoscere la verità, rendici solidi in questo momento di fatica e di difficoltà. Fa’ che possiamo conoscere la verità, e in questi cambiamenti che la nostra Chiesa alessandrina sta vivendo con il passaggio organizzativo alle Unità pastorali, fa’ che riusciamo a riorganizzare i nostri cuori, le nostre anime, a cercare in modo nuovo la verità, a essere ammaestrati e giungere alla verità tutta intera.
O Maria, te lo chiediamo con tutto il cuore, con tutto il nostro affetto. Sii tu a guidarci, sii tu a intercedere per noi. A te affidiamo le nostre vite. Lo facciamo adesso con un’Ave Maria insieme e poi con l’Affidamento. “Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen”.
L’affidamento
«Accogli dunque, o Madre, questa nostra supplica.
Tu, stella del mare, non lasciarci naufragare nella tempesta della guerra.
Tu, arca della nuova alleanza, ispira progetti e vie di riconciliazione.
Tu, “terra del Cielo”, riporta la concordia di Dio nel mondo.
Estingui l’odio, placa la vendetta, insegnaci il perdono.
Liberaci dalla guerra, preserva il mondo dalla minaccia nucleare.
Regina del Rosario, ridesta in noi il bisogno di pregare e di amare.
Regina della famiglia umana, mostra ai popoli la via della fraternità.
Regina della pace, ottieni al mondo la pace. […]
Attraverso di te si riversi sulla Terra la divina Misericordia, e il dolce battito della pace torni a scandire le nostre giornate. Donna del Sì, su cui è disceso lo Spirito Santo, riporta tra noi l’armonia di Dio. Disseta l’aridità del nostro cuore, tu che “sei di speranza fontana vivace”. Hai tessuto l’umanità a Gesù, fa’ di noi degli artigiani di comunione. Hai camminato sulle nostre strade, guidaci sui sentieri della pace. Amen”».
Dopo il Regina Caeli
Diacono Luciano Orsini: «Il nostro venerato padre Guido, per grazia di Dio e per la designazione della Sede Apostolica, vescovo di questa Santa Chiesa che è in Alessandria; a nome del Romano Pontefice impartirà la Benedizione con l’Indulgenza plenaria a tutti i fedeli che animati da sincero pentimento, confessati e comunicati hanno partecipato a questa Celebrazione. Pregate Dio per il nostro Santo Padre Francesco, per il Vescovo Guido, per la Santa Madre Chiesa e impegnatevi a vivere santamente in piena comunione con Dio e con i fratelli».
La benedizione
Monsignor Gallese: «Per le preghiere e i meriti della Beata Sempre Vergine Maria, del Beato San Michele Arcangelo, del Beato san Giovanni Battista, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e di tutti Santi, Dio Onnipotente abbia Misericordia di voi e perdonati tutti i vostri peccati Gesù Cristo vi conduca alla vita eterna. Amen. Dio Onnipotente e Misericordia vi dia l’indulgenza, l’assoluzione da tutti i vostri peccati, un periodo di pentimento genuino e fruttuoso, un cuore sempre penitente e una conversione della vita; la Grazia e il consiglio dello Spirito Santo e la perseveranza continua nelle opere buone. Amen. La benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre. Amen».
Diacono Luciano Orsini: «Accompagnati da Maria, andate in pace. Rendiamo grazie a Dio».