“Il punto di vista” di Adriana Verardi Savorelli
Anno 2006: in Sicilia, a Palermo, vive tranquillamente una famiglia composta da Alessandro Mineo, Nora Sicari e il loro figliolo Dario di nove anni. All’improvviso accade un dramma. Il ragazzino si ammala e dopo le necessarie analisi mediche una diagnosi infausta: si tratta di un tumore all’interno del cuore, rarissimo, il 19° caso in tutto il mondo. Senza particolari sintomi può arrivare improvvisamente la morte.
I genitori incominciano a pregare grazie anche a un amico di famiglia che parla di Medjugorje, località per loro sconosciuta che tutti e tre vanno a conoscere. Al rientro a casa niente di nuovo, i timori aumentano, potrebbe accadere qualunque cosa. I genitori evitano di dire a Dario la verità sul suo male. Sono invitati a recarsi all’ospedale Bambin Gesù di Roma dove incontrano un medico americano che consiglia un intervento chirurgico da fare solo in una clinica specializzata nel Minnesota.
Il prezzo è altissimo: 400 mila euro. Considerata la gravità del male la regione Sicilia accetta di finanziare per l’80% dell’importo e il resto è abbuonato dalla clinica americana. Il 20 giugno 2006 Dario è ricoverato per subire l’intervento che dovrebbe durare circa 10/12 ore, ma dopo 4 ore il cardiochirurgo comunica ai genitori che non si è trovato alcun tumore nel cuore di Dario. Lo stupore è grande! Com’è possibile? Nessuna spiegazione se non queste parole: «Questa è una bella giornata e non so dire altro».
Alessandro ritorna a Medjugorje per ringraziare la Madonna perché è convinto che un miracolo è avvenuto. In famiglia non c’era stata l’abitudine di pregare e dopo si è riscoperta la fede. La serenità è tornata. Dario, anni fa, al momento del racconto, è un adolescente di 16 anni, conduce una vita normale, felice e spensierata, con la passione del gioco del calcio e altri interessi.
Questa storia, così commovente, è stata diffusa dal papà insieme con la mamma e credo possa suscitare qualche riflessione. Ci sono persone che non accettano di riconoscere come miracoli questi eventi straordinari di guarigioni e pensano che succedono per cause imprecisate dovute a reazioni fisiche complesse del malato e che non c’è nulla di eccezionale in questi cambiamenti. Qualcuno può anche chiedersi perché certi miracoli accadono in famiglie dove la preghiera è sconosciuta e la Madonna e i Santi e Dio stesso sono considerati molto lontani dalla realtà terrena, sono soltanto illusioni…
Perché, invece, le ferventi e perseveranti preghiere dei credenti non sempre ottengono risultati? Chiedi e ti sarà dato… Bussa e ti sarà aperta la porta… Ma quando, ma come? Inutile perdersi in ragionamenti umanamente logici che sono diversi dall’agire divino. Inutile lamentarsi perché le cose non si realizzano come si vorrebbe e addirittura rimproverare Chi tutto potrebbe, se volesse. Perché non si è ascoltati c’è chi rifiuta la Madonna e Dio che sono sordi alle implorazioni. Io credo che i progetti divini siano spesso incomprensibili, ma bisogna essere umili, accettare e basta. È una questione di fede, non di intelletto e così si può vivere in pace.
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