Gelindo 97
Torna in teatro, e in presenza, il tradizionale appuntamento con Gelindo. Dopo il successo della scorsa edizione online, a causa della pandemia, il Gelindo “dei frati” torna al Teatro San Francesco di Alessandria, (via San Francesco d’Assisi 15), per la sua 97a edizione.
Ogni anno, e ininterrottamente dal 1924, Gelindo viene messo in scena nel periodo natalizio dall’associazione San Francesco di Alessandria. «Gelindo è un giovane di 97 anni che di fronte al Bambino dimentica la poesia di Natale, ma si fa perdonare mostrandoci l’essenza delle cose: un sorriso, un saluto, un piccolo dono. Magari quello della semplice presenza, che abbiamo sperimentato quanto essere importante» spiegano gli organizzatori. E poi non può mancare la consueta Businà iniziale che sottolinea ironicamente gli eventi locali e nazionali, e rappresenta, per gli alessandrini, la tradizione del dialetto, il senso di appartenenza e il Natale. Gli incassi delle rappresentazioni sono interamente devoluti ai frati Cappuccini per la gestione della Mensa dei poveri e per le attività missionarie della Provincia francescana del Piemonte.
Sei le date in calendario per gli spettacoli di Gelindo 97: sabato 25 dicembre (ore 21), domenica 26 dicembre (ore 21), mercoledì 5 gennaio (ore 21), giovedì 6 gennaio (ore 15), sabato 8 gennaio (ore 21) e domenica 9 gennaio (ore 15). La prevendita avviene esclusivamente presso il teatro San Francesco a partire da giovedì 9 dicembre nei seguenti giorni e orari: martedì dalle 17 alle 19, giovedì dalle 17 alle 19, e sabato dalle 10 alle 12. Non è attivata alcuna prevendita telefonica. L’accesso al teatro sarà consentito in ottemperanza alle disposizioni delle autorità in vigore al momento della messa in scena. Attualmente l’ingresso sarà consentito con l’esibizione di “Super green pass” e obbligo di mascherina durante lo spettacolo.
Ma che significato possiamo dare oggi al Gelindo per gli alessandrini? «Tradizione, senso di appartenenza, Natale» proseguono dall’associazione San Francesco. «In una città in cui sempre più spesso le testimonianze del recente passato tendono a scomparire definitivamente, si dissolvono i simboli o si spengono le luci di vetrine storiche, una rappresentazione teatrale che da 97 anni riesca a riproporsi e a incontrare il gradimento del pubblico è indubbio che concorra ad assicurare nel tempo la trasmissione di un seppur piccolo patrimonio culturale. Assistendo al Gelindo dei frati riconosci la parlata ascoltata dai nonni, quella delle raccomandazioni paterne, l’esclamazione della pensionata in coda alle poste e il commento del vecchio tifoso alla partita dei Grigi al Moccagatta: riascoltando il dialetto ti senti insomma alessandrino, conservi un’identità. Sul Natale c’è poco da dire, è come per il Presepio. Ogni anno ti trovi a rifarlo per quella semplicità e quell’emozione che provavi nel vederlo da piccolo, in attesa di ricevere i doni. E forse chi “ritorna” a vedere Gelindo ogni anno, ricerca e ritrova nelle due ore di spettacolo, proprio quei sentimenti genuini e quegli stati d’animo. In ultimo, ma non meno importante, Gelindo è far del bene. Sia chi lo mette in scena, sia il pubblico che si appresta a rivederlo, sa di contribuire alle opere di beneficenza dei frati Cappuccini».