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Collezionare per Credere – Il collezionismo è… curioso

La curiosità, in ogni epoca, ha permesso di raggiungere conquiste scientifiche, nonché considerevoli risultati in ogni campo, vuoi per soddisfare i bisogni primari, vuoi per individuare le ragioni di tutto ciò che accade intorno a noi. In questo articolo, ho selezionato un po’ di curiosità e fatti curiosi sul collezionismo, omaggiando la rubrica del Piccolo “Curiosità dal passato”, a cura di Franco Montaldo. Ormai da tempo un must, da leggere e, perché no, raccogliere. A quando risale il gioco delle biglie? Quando fu inventato il gioco della Dama? Cosa significa Yo-Yo? La più antica raccolta di biglie è stata rinvenuta nella tomba di un bambino egiziano e risaliva al 3000 a.C.; si trattava di biglie rotonde e semi-preziose. La Dama risale al 2000 a.C., ma si suppone anche prima. Alcuni esemplari sono stati trovati in antiche tombe egiziane. Yo-yo significa “vieni-vieni” e giochi simili sono raffigurati in immagini datate 450 a.C., trovate nell’Antica Grecia. Continuando di questo passo… Il primo Museo del Giocattolo si trovava a Milano, Ripa Ticinese 27, quello storico del Soldatino a Bologna, in piazza de Calderini 2. Il primo catalogo
di giocattoli fu pubblicato nel 1793 a Norimberga dal grossista Bestelmeier. Da dove hanno preso spunto i giocattoli spaziali e fantascientifici? Nel 1957, grazie allo Sputnik, l’Unione Sovietica ha dato impulso a una categoria prima di allora praticamente inesistente. Il primo giocattolo parlante della storia risale al 1880, brevettato da Thomas Edison: si tratta di una bambola che conteneva un dispositivo basato su di un cilindro di cera incisa e che pronunciava, tirando una cordicella, le parole “papà” e “mamma”. Lo Shangai, pur sembrando dal nome orientale, non ha origini cinesi: il famoso gioco dei bastoncini risale al 1845, di matrice rigorosamente inglese. L’aquilone ha origini cinesi (dinastia Sung) e risale al 206 a.C.; in Cina è noto come “cervo che vola”; a proposito di cervo, ho selezionato alcune curiosità anche dal mondo animale. La televisione tranquillizza i polli; gli scienziati sostengono che i polli d’allevamento diventano meno ansiosi e aggressivi se guardano la tv per dieci minuti al giorno. I pesci prendono il sole: il tonno rosso passa ore e ore a rovesciarsi sul fianco per cogliere i raggi del sole mentre nuota e i biologi marini deducono lo faccia per scaldarsi e diventare più grosso e forte. I pappagalli hanno mostrato di comprendere il concetto di zero, un’idea che i bambini di solito non afferrano prima dei 4 anni. I colibrì sono gli unici uccelli in grado di volare all’indietro. La proboscide di un elefante contiene quarantamila muscoli; l’intero corpo umano ne conta “solo” 650. Le rane bluffano; per scoraggiare i predatori emettono dei profondi gracidii per dare l’impressione di essere più grosse. I ratti sanno imparare le differenze fra lingue diverse; ad esempio sanno distinguere l’olandese dal giapponese. Le foche, invece, capiscono le conversazioni delle balene. Origliano le loro chiacchiere sottomarine per capire se le balene in arrivo si nutrono di pesci oppure preferiscono foche e delfini. I macachi dispongono di comodi sacchetti all’interno delle guance; conservano lì riserve di cibo per eventuali spuntini fuori pasto; del resto capiterà pure a loro di non “vederci più dalla fame” e senza una Fiesta…

Mara Ferrari

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