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Di domenica in domenica

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Siamo sempre alla ricerca di riflessioni che aiutino ad entrare nel mistero della Parola di Dio domenicale. È vero che il sacerdote che celebra l’Eucaristia propone delle linee di riflessione ma non sempre siamo nella condizione di comprenderle appieno. E poi, tornati a casa, fatichiamo a ricordare ciò che abbiamo ascoltato. Inoltre, i molti commenti in circolazione sono spesso esegetici, complicati e, diciamolo pure, lontani dalla realtà quotidiana del lettore medio.

Con questo testo di don Fabrizio Casazza (in foto) si apre una possibilità originale. L’autore, sacerdote della diocesi di Alessandria, insegnante di teologia e parroco, propone una chiave di lettura personale che guida nella comprensione essenziale del messaggio scritturistico nell’anno dell’evangelista Luca. Casazza non propone un percorso scritturistico completo e tanto meno scontato. Piuttosto un’attualizzazione semplice ma estremamente efficace del messaggio centrale di ogni domenica. Non multa sed multum direbbe la spiritualità discendente da sant’Ignazio di Loyola.

Cioè non troppi concetti e messaggi ma pochi, forse uno solo, ma che possa farsi davvero carne nella vita quotidiana. Il testo con le proposte che, domenica dopo domenica, accompagnano il credente nel cammino verso la Gerusalemme celeste (p. 8), sa coniugare la rigorosità del teologo con la sapienza del cuore propria del parroco. Ogni lettore e lettrice, sia educatore che catechista, sacerdote o religioso, giovane o anziana, trova uno spunto, quello centrale, per internalizzare il messaggio della liturgia. E a questo messaggio può riscaldare il proprio cuore. Infatti, il linguaggio pastorale usato permette di cogliere tra le righe l’ambiente reale e concreto della comunità in cui queste riflessioni hanno le radici.

Il volume è strutturato seguendo il percorso dell’anno liturgico cui fa seguito il commento di alcune feste commemorative particolarmente significative. La prima domenica di Avvento fa da apripista e immerge il cristiano in un fiume d’amore. E sì, l’amore non è uno scatolone ingombrante (p. 13) che non si sa dove mettere e alla fine si rischia di relegare in qualche soffitta dimenticata. L’amore è un fiume che feconda la vita, la rinfresca e la rinvigorisce. È questo l’intento di Casazza con questo libro affascinante: far riscoprire la bellezza della vita cristiana. E ci è riuscito.

suor Carla Corbella

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